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| Il chunin riprese ad avanzare nella grotta, ma questa volta in maniera più cauta, e utilizzando la sua verga, ora trasformata in Hòplon, per proteggersi da eventuali attacchi.
Questa volta il ninja riuscì ad evitare i fili tesi all'interno del tunnel, evitando di far scattare nuovamente delle trappole.
Dopo circa quaranta minuti trascorsi ad avanzare lentamente all'interno della galleria Mito riuscì a raggiungere un'uscita.
Appena uscito dalla grotta rimase leggermente abbagliato dalla luminosità del sole, che era sempre più alto nel cielo, e rendeva l'aria rovente.
Mitsurugi fece un ultima annotazione sul suo taccuino, poi lo ripose in tascae cominciò a muoversi in direzione della sabbie del deserto. Un'alta duna si estendeva davanti a loro e l'esaminatore cominciò a scalarla, seguito dal candidato jonin.
Giunti in cima ad essa poterono osservare il deserto estendersi davanti a loro fino all'orizzonte. Solitamente nessuno transitava da quelle parti, ma ora un gruppo di alcune persone marciava a passo spedito attraverso le sabbie.
Il jonin, rimase molto stupito da quel gruppo di persone, che attraversava quella regione inospitale. Si abbassò repentinamente sulla sabbia e fece cenno di fare altrettanto al giovane al suo fianco. Estrasse una manciata d'argilla da una borsa che portava nascosta sotto il mantello e la plasmò dandole forma di passero. La scultura d'argilla prese vita e si diresse in direzione del gruppo, senza fare alcun rumore apparente.
Dopo qualche minuto il jonin aprì bocca pronunciando una sola parola, che però voleva dire molto <mukenin>. La usa espressione, finora calma e rilassata, si fece più tesa. Si rivolse al candidato al suo fianco con voce ferma <ragazzo, una situazione reale è meglio di qualsiasi esame ti possa far fare. Dimostrami la tua abilità aiutandomi a sconfiggere quei mukenin e ti promuoverò. Ma fà attenzione, questa volta non si tratta solo di un esercitazione, potresti anche morire>
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