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| I due ninja di Suna, con le sembianze dei mukenin uccisi poco prima, entrarono nell'accampamento. Ora si potevano distinguere al meglio le tre figure che si vedevano in lontananza. I due che ridevano erano due mukenin, che se la spassavano sorvegliand la terza figura, una giovane ragazza legata ad un ceppo di legno conficcato nel terreno.
Uno dei due mukenin si voltò verso i deu nuovi arrivati. Era un giovane di bell'aspetto, su 25 anni, dalla barba curatae i capelli corti. Portava comodi abiti color sabbia e una spada pendeva dal suo fianco. <com'è andata oggi Kawaguchi?> chiese rivolgendosi ai due. L'altro invece rimase al suo posto, bevendosi una fiaschetta di vino. Si trattava del ninja straniero, che indossava una divisa da combattimento tipica del suo ex-villaggio. Anche lui portava una spada, tenuta in un fodero sulle spalle.
La ragazza invece osservava la scena con aria preoccupata. Aveva dei lunghi capelli castano chiari, che le nascondevano parte del viso ricadendo davanti agli occhi, di un azzurro intenso. Indossava un paio di corti pantaloncini, uno leggermente più lungo dell'altro, e delle strane vesti di stoffa, simili a scaldamuscoli che le coprivano gambe e braccia. Portava una maglietta con parti in stoffa e altre in rete. Legato in vita portava il coprifronte che la identificava come ninja di Konoha. Alzò lievemente lo sguardo verso i due nuovi arrivati, il mukenin di Oto e quello di Suna. Senza saperlo stava incrociando lo sguardo con uno dei suoi più cari amici. Mito infatti conosceva bene quella ragazza, aveva trascorso mesi ad allenarsi con lei, e l'aveva aiutata nel suo tentativo di vendetta, rimettendoci anche un rene.
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