Esame Jonin Mito Yang, Esaminatore Admin-NNA

Mito non sentì nessun rumore che potesse annuciargli l'impatto dei kunai contro un corpo solido

* Mah, evidentemente mi sbagliavo...erano solo delle trappole *

Ora che il Chunin si era accorto della possibilità di cadere in trappole, decise di avanzare ancora più cautamente, sempre utilizzando lo scudo a protezione del suo corpo, e mettendo con attenzione ogni passo delicatamente a terra

* Devo stare più attento, le trappole possono essere ovunque, sia a terra che sulle pareti...e pure sul soffitto...devo stare molto più attento *

Il chunin riprese ad avanzare nella grotta, ma questa volta in maniera più cauta, e utilizzando la sua verga, ora trasformata in Hòplon, per proteggersi da eventuali attacchi.

Questa volta il ninja riuscì ad evitare i fili tesi all'interno del tunnel, evitando di far scattare nuovamente delle trappole.

Dopo circa quaranta minuti trascorsi ad avanzare lentamente all'interno della galleria Mito riuscì a raggiungere un'uscita.

Appena uscito dalla grotta rimase leggermente abbagliato dalla luminosità del sole, che era sempre più alto nel cielo, e rendeva l'aria rovente.

Mitsurugi fece un ultima annotazione sul suo taccuino, poi lo ripose in tascae cominciò a muoversi in direzione della sabbie del deserto. Un'alta duna si estendeva davanti a loro e l'esaminatore cominciò a scalarla, seguito dal candidato jonin.

Giunti in cima ad essa poterono osservare il deserto estendersi davanti a loro fino all'orizzonte. Solitamente nessuno transitava da quelle parti, ma ora un gruppo di alcune persone marciava a passo spedito attraverso le sabbie.

Il jonin, rimase molto stupito da quel gruppo di persone, che attraversava quella regione inospitale. Si abbassò repentinamente sulla sabbia e fece cenno di fare altrettanto al giovane al suo fianco. Estrasse una manciata d'argilla da una borsa che portava nascosta sotto il mantello e la plasmò dandole forma di passero. La scultura d'argilla prese vita e si diresse in direzione del gruppo, senza fare alcun rumore apparente.

Dopo qualche minuto il jonin aprì bocca pronunciando una sola parola, che però voleva dire molto <mukenin>. La usa espressione, finora calma e rilassata, si fece più tesa. Si rivolse al candidato al suo fianco con voce ferma <ragazzo, una situazione reale è meglio di qualsiasi esame ti possa far fare. Dimostrami la tua abilità aiutandomi a sconfiggere quei mukenin e ti promuoverò. Ma fà attenzione, questa volta non si tratta solo di un esercitazione, potresti anche morire>

Mito guardò il sensei

- Sono pronto sensei, mi dica come dobbiamo agire -

Mito sapeva bene cosa voleva dire combattere contro dei mukenin, ne aveva già eliminati due nella sua vita di ninja...era pronto ad eseguire qualsiasi tattiva venisse proposta dal jonin

* E' sicuramente molto più esperto di me, avrò molto da imparare seguendolo *

L'uomo si volse verso il giovane al suo fianco e li disse: <dobbiamo avvicinarci di soppiatto, e magari seguirli per capire le loro intenzioni.>

<hai qualche idea su come fare?> chiese Mitsurugi al giovane, sperando che il candidato, che aveva ricevuto dei rudimenti nelle tecniche di assasinio, avesse qualche idea efficace.

<però dobbiamo muoverci, se prendono vantaggio non li recupereremo più> Concluse mettendo sotto pressione il ragazzo

Mito riflettè velocemente, vagliando le varie strategie da poter utilizzare, tenendo conto delle tecniche che conosceva e dell'uso che poteva fare della sua sabbia.

* Mhm, il sensei vuole avvicinarsi per capire che intenzioni hanno...ma è impossibile seguirli da vicino senza essere notati, siamo in pieno deserto, e la vegetazione non offre protezioni o nascondigli...a meno che... *

- Ho capito sensei, forse ho un'idea...potremmo avvicinarci senza essere notati utilizzando la mia sabbia come copertura...dovrei essere in grado di creare delle dune di sabbia artificiali, praticamente identiche a quelle che si trovano nel deserto; noi potremmo nasconderci al loro interno e seguirli da più vicino -

Era l'unica cosa possibile, la sola presenza della sabbia rendeva ogni mimetizzazione praticamente impossibile; forse in quel modo sarebbero risuciti ad avvicinarsi abbastanza per poter capire quali fossero i loro propositi.
Mito attese che il suo esaminatore riflettesse sulla strategia proposta dal candidato jonin

Mitsurugi riflette alcuni secondi sulla proposta del chunin poi si rivolse a lui <non male come idea, tu vai, io mi muoverò sottoterra dalla parte opposta alla tua, così potremmo riuscire ad accerchiarli.>

Detto questo cominciò ad impastare del chakra sul corpo, cominciando a svanire sotto la sabbia


Dopo pochi secondi dell'esaminatore non c'era più traccia, completamente sommerso dalla sabbia. Ora toccava al candidato jonin muoversi in direzione dei mukenin senza farsi notare.

Mito ebbe solo il tempo di fare un cenno si assenso col capo; il suo esaminatore era già sparito, inghiottito dalla sabbia

* Che abilità fantastica quella di muoversi sotto terra...devo assolutamente impararla *

Dopo aver pensato a questo il chuni si mise subito all'opera: richiamò attorno a se la sabbia che aveva nella giara; dopo essersi messo a carponi, in pochi istanti si fece ricoprire dalla sua amata protrettrice, cammuffandosi perfettamente...difficilmente avrebbero saputo distinguere una duna vera da quella artificiale che aveva creato Mito attorno a se.

Con questo stratagemma il candidato jonin iniziò a muoversi rapidamente, cercando di raggiungere il gruppo di mukenin che si stava dirigendo verso nord

* Devo seguirli a distanza ravvicinata senza farmi notare...devo fare meno rumore possibile *

Mito mise in pratica quei primi insegnamenti dell'arte assassina che aveva imparato


Senza produrre alcun rumore, mascherato da duna cercò di avvicinarsi quel tanto che bastava ai traditori per captare qualche frase..era in attesa che il suo sensei desse qualche segnale per intervenire





Edited by Mito Yang - 27/3/2007, 16:46

Il chunin si avvicnò di soppiatto ai 2 uomini che camminavano nel deserto. Sfruttando le sue abilità nel movimento silenzioso e camuffato dalla sabbia come una duna riuscì ad arrivare a pochi metri da loro, riuscendo anche a sentirli parlare.

<non vedo l'ora di arrivare al campo...che stasera ho propio voglia di divertirmi con quella che abbiamo rapito ieri...> disse uno dei due, un uomo sulla trentina, dai capelli corvini portati corti. Indossava una veste in stoffa pregiata, adatta al clima torrido del deserto. Sulle sue spalle si trovavano due spade incrociate, lunghe all'incirca un metro ciascuna.

<a chi lo dici, peccato che oggi non sia stata così fruttuosa come giornata> rispose l'altro, un ragazzo abbronzato, con uno strano disegno tatuato sul volto, su cui cadevano alcuni ciuffi di capelli castani, che assumevano riflessi dorati quando colpiti dai raggi del sole. Il mukenin avrà avuto la stessa età del candidato jonin, e portava solo un paio di pantaloni di colore scuro, e una borsa di cuoio legata in vita. Una vistosa cicatrice attraversava la schiena del ragazzo, tagliandola da destra a sinistra per trenta centimetri circa.


Mitsurugi ascoltò quanto dicevano e rimase nascosto sottoterra, continuando a seguirli "Speriamo nn faccia nulla di avventato" pensò mentre teneva d'occhio Mito, se fosse uscito allo scoperto sarebbe dovuto intervenire

Mito riuscì ad avvicinarsi e ascoltò alcuni tratti della conversazione dei mukenin



* Mhm, quindi hanno un ostaggio nel loro campo...è meglio se li pediniamo ancora fino a scovare il loro campo base, cosi avremmo la possibilità di salvare la ragazza *

Mito aveva quindi deciso di pedinare i due mukenin ancora per un po, per trovare il loro accampamento...non voleva lasciare nelle mani di quei due la ragazza che avevano rapito, anche perchè molto probabilmete si trattava di un'abitante di Suna. Poi però pensò

* C'è anche il rischio però che nella loro base si trovino altri mukenin...anzi, sono quasi certo che ce ne siano altri, sicuramente qualcuno dovrà fare la guardia al loro ostaggio...dobbiamo intervenire ora, e cercare di farci dire dove tengono la ragazza *

I piani quindi erano cambiati: bisognava agire ora.
Mito, sempre cammuffato da duna, fece muovere parte della sua sabbia fino a precedere i due mukenin di un paio di metri. In questo modo avrebbe creato un diversivo per distrarli, poi avrebbe usto la sabbia che aveva portato davanti ai due per attaccarne uno, lasciando al suo esaminatore il compito di sorprendere l'altro.
Così balzò improvvisamente in piedi, alle spalle dei due, e disse

- Fermi dove siete, traditori...Non fate un altro passo o per voi è la fine...ditemi subito dove tenete la ragazza -

La sabbia che prima ricopriva Mito ora si trovava attorno a lui, fremeva, aveva vogli a di attaccarli...




Edited by Mito Yang - 28/3/2007, 16:30

Sentendo un movimento alle loro spalle i due mukenin si girarono velocemente, uno estraendo entrambe le spade, mentre l'altro aveva portato la mano alla sacca di cuoi che portava in vita.


<oh, un ragazzino ci minaccia> disse il più vecchio dei due, facendo mulinare le spade. <mi devo complimenteare con te, sei stato bravo ad avvicinarti così tanto,ma sei stato tanto stupido da uscire allo scoperto. Cosa speri di poter fare?> continuò l'uomo ridendo sonoramente.

L'esaminatore stava seguendo i due mukenin avanzando nascosto sotto la sabbia quando vide l'aspirante jonin rivelarsi alle spalle dei due traditori. "Maledizione, cosa vuole fare?" pensò preparandosi ad uscire dal suo nascondiglio. Estrasse una manciata di argilla da una delle tasche interne del suo mantello e la trasformò in due piccoli ragni, che si mossero velocemente verso i due mukenin, pronti ad esplodere secondo il volere del jonin di Suna.

Mito vide le due spade che fendevano l'aria, ma non si fece intimorire

* Devo distrarli in qualche modo, così da poterne imprigionare almeno uno con la mia sabbia...speriamo che all'altro ci pensi il mio esaminatore, altrimenti... *

- Cos'hai da ridere? Pensi che stia scherzando forse? Beh, ora vedremo se avrai ancora voglia di ridere -

Mito ordinò alla sua sabbia ( quella che aveva attorno a se ) di attaccare: doveva cercare di distrarli con un attacco frontale per poi prenderli alle spalle con l'altra sabbia. Un'ondata di sabbia aggredì i due mukenin, attaccandoli frontalmente e dai due lati, prendendo la forma di punte affilate. Il mukenin con le due spade si sarebbe sicuramente difeso usandole, quindi non era troppo difficile imprigionarlo da dietro con l'altra quantità di sabbia. Il vero problema era l'altro traditore, che ancora non si era mosso

* Non riuscirò mai a bloccarli entrambi...o almeno non completamente..però posso bloccarne uno parzialmente *

Mito quindi agì così: quando il mukenin con le spade sarebbe partito per la sua difesa, distraendosi, avrebbe richiamato la sabbia che si trovava dietro di loro, e con essa avrebbe fatto due cose. Uno, avrebbe cercato di bloccare i piedi e le caviglie del mukenin con la borsa, e due, avrebbe utilizzato tutta la sabbia rimanente per eseguire la sua tecnica preferita sul mukenin con le spade


In questo modo sperava di bloccare completamente il traditore che aveva parlato, approfittando della sua distrazione; inoltre bloccando i piedi dell'altro ninja, avrebbe cercato di impedire che questo accorresse in soccorso del compagno

* Io ho fatto tutto il possibile, oltretutto non mi rimane molto chakra a causa delle prove dell'esame..confido nel mio esaminatore *

Il chunin partì all'attacco cone la sua sabbia, utilizzandola sottoforma di una serie di punte affilate, da scagliare contro i due mukenin.

Quello armato con le spade riuscì a difendersi senza troppa difficoltà, deviando la sabbia con il piatto delle due lame.
Mentre faceva questo la sabbia controllata da Mito presente alle sue spale si mosse rapidamente verso di lui, avvolgendolo completamente ed immobilizzandolo.

L'altro mukenin invece non fece alcun movimento mentre i coltelli di sabbia si avventavano su di lui. Impattando contro il suo corpo però invece di affondare nella carne si sgretolavano facendo cadere a terra della sabbia. Dopo alcuni colpi il presunto mukenin si rivelò per quello che era veramente, ovvero una marionetta. Il giovane traditore riapparve a qualche metro di distanza, estraendo un secondo rotolo dalla borsa.

L'attacco con la sabbia di Mito si era rivelato quindi inefficace, immobilizzando una marionetta invece che il suo controllore.I ragni di argilla creati dall'esaminatore però approffitarono della situazione. Uno di essi si attaccò alla marionetta immobilizzata, ed esplodendo la ridusse in pezzi.L'altro ragno invece si avvicinò al secondo mukenin pronta a colpire.

Mitsurugi apparve da sotto il terreno, e si rivolse al traditore, cercando di distrarlo permettendo al secondo ragno di andare a bersaglio. Vedendo in faccia il ragazzo lo riconobbe come Jin Roykotsu, un chunin di alto livello che aveva tradito il villaggio pochi mesi prima, a due giorni dall'esame jonin che lui stesso gli avrebbe fatto sostenere. Come ogni volta aveva studiato ogni cosa relativa a quel ragazzo, per cui lo conosceva bene, così come conosceva bene le sue tecniche di combattimento

<che coraggio a farti vedere nuovamente da queste parti, a soli due mesi dal tuo tradimento. Ora pagherai per le tue colpe>
disse freddamente il jonin, mentre il suo ragno d'argilla si avvicinava sempre più alla gamba del ragazzo. Una volta raggiunta esplose, mentre il mukenin si accasciava a terra con un urlo di dolore, mentre la gamba destra veniva maciullata dall'esplosione. Mitsurugi si avventò su di lui e con un rapido movimento tolse dalle sue mani il rotolo che teneva e prese con sè la borsa del ragazzo. Senza marionette nonavrebbe fatto più nulla

Si voltò poi verso il candidato di quel giorno <sei avventato ragazzo, questavolta ti è andata bene, ma hai rischiato molto lanciandoti all'attacco senza studiare i tuoi nemici> Disse con tono di rimprovero.

Mito vide la sua strategia andare a segno solo parzialmente: riuscì a bloccare il mukenin con le spade...però l'altro si rivelò essere solo una marionetta

* Porca, non me n'ero proprio accorto..ora che faccio? *

Fortunatamente intervenne l'esaminatore che, conoscendo il traditore, riuscì a renderlo innocuo con i suoi ragni d'argilla...poi fu proprio lui a rivolgersi al chunin della sabbia


Mito non sapeva cosa dire

- Veramente sensei, io sono intervenuto confidando nel lavoro di squadra, cioè nel suo supporto...sapevo di non poter bloccare entrambi i mukenin, per questo mi sono concentrato maggiormente su uno dei due...nelle squadre ninja è importante fidarsi l'uno dell'altro e lavorare in simbiosi,aiutandosi a vicenda...per questo io mi fidavo di lei e sapevo che sarebbe intervenuto -

Fece una pausa

- E poi, ha sentito anche lei che parlavano di un ostaggio nel loro campo base...questo significa che ci sono altri mukenin; sarebbe stato troppo rischioso seguirli fino al loro rifugio senza prima avere qualche informazione -

Dopo aver spiegato le sue ragioni e il motivo del suo attacco improvviso, Mito si avvicinò al mukenin che aveva imprigionato nella Bara del Deserto, mentre il suo esaminatore teneva d'occhio l'altro traditore ormai inoffensivo

- Allora, se non sbaglio prima stavi ridendo vero? Beh, vuoi ridere ancora o preferisci morire subito? A te la scelta: se ci darai le informazioni di cui abbiamo bisogno te la caverai con poco...altrimenti credo che non potrai mai più sfoggiare quel tuo bel sorriso -

Per cercare di fargli capire che non scherzava, Mito strinse maggiormente la presa con la sabbia attorno al traditore, con lo scopo di rompergli qualche osso delle articolazione, niente di eccessivamente grave. Solo la testa era rimasta libera dalla sabbia

- Dicevo: dove si trova il vostro rifugio? Chi avete rapito? Ci sono altri mukenin ? -

Mito lo incalzava di domande, il suo sguardo non lasciava trasparire emozioni

<ciò che dici è vero, ma non hai idea delle mie capacità, tantomeno delle loro, hai rischiato. Inoltre se non parleranno non sapremo mai dove si trova il loro rifugio con la ragazza.> Disse sottovoce al chunin, senza farsi sentire dai mukenin.

<ora tu prova con quello io mi occupo dell'altro> concluse avvicinandosi poi al mukenin a terra



<cosa credi di scoprire moccioso, anche se ti dicessi dove si trova l'accampamento morirei comunque, o peggio passerei la mia vita imprigionato> disse sputando in faccia al chunin


<uccidimi pure, ma la ragazza non la troverai>

Mitsurugi intanto si era avvicinato al mukenin a terra e cominciò ad interrogarlo. Estrasse da sotto il mantello alcuni strani oggetti, che sarebbero serviti ad essere più convincente


Dopo una quindicina di minuti, con il silenzio del deserto interrotto saltuariamente da orrende urla di dolore da parte del mukenin, Mitsurugi tornò da Mito.

La sua tunica nera come la pece era ora sporca in più punti di chiazze di sangue, e dietro di lui il giovane traditore si contorceva in un lago di sangue, mentre urlava di dolore. L'esaminatore infatti faceva parte della squadra speciale, più precisamente della sezione tortura ed inquisizione.

<il loro rifugio si trova a pochi chilometri da qui, verso nord-est. Al suo interno ci sono altri 3 traditori, 2 ninja di Suna e uno di Oto, di livello medio. Dovremo fare attenzione. La ragazza pare non sia di Suna, ma non sono riuscito a capire da dove provenga con precisione. Ora uccidilo e andiamo> disse indicando il mukenin avvolto dalla sabbia.

Detto questo si incamminò verso l'accampamento

Mito si accorse che le sue minacce non sortirono alcun effetto; anzi, in cambio ricevette uno sputo.

* Questo qui fa una brutta fine...però ho bisogno delle sue informazioni *

Dopo essere trascorsi una quindicina di minuti, l'esaminatore tornò da Mito sporco di sangue


Non credeva alle sue orecchie, era risucito a far confessare l'altro mukenin...non capiva come ci fosse riuscito..poi girò lo sguardo

* O mio dio, ma quello era il mukenin...cosa gli ha fatto? Che schifo *

Distolse lo sguardo, era una scena che dava fastidio perfino a lui. Si girò vero il mukenin superstite

- Bene, le informazioni che ci servivano le abbiamo...quindi di te non abbiamo più bisogno -

Detto questo fece un gesto con la mano, chiudendo il palmo...la sabbia attorno al mukenin si strinse...

Poi si mise dietro all'esaminatore, seguendolo in direzione dell'accampamento mukenin...la stanchezza della giornata però iniziava a farsi sentire