CITAZIONE
Eccoti finalmente!
A quelle parole l'uomo regì provando un brivido lungo la schiena, come se una lama di ghiaccio lo avesse trafitto a tradimento, una lacrima sgorgò dalle sue pupille, scendendo lungo la guancia lasciando dietro di sè una scia lucida che brillava al sole.
Lo Hyuga si lanciò alla carica contro di esso impugnando un kunai a scopo difensivo, mentre uno shuriken saettava verso la fronte dell'ometto, che era paralizzato dal terrore. La morte si era presentata a lui sottoforma di un ragazzo dagli impressionanti occhi privi di pupilla, in un bosco baciato dal sole. Non era quello che si era aspettato, ma ormai era troppo tardi per tornare indietro.
Una figura uscì dall'ombra della foresta mentre il ragazzo dagli occhi candidi era lanciato alla carica verso l'esile ed impaurito avversario. Approfittando della situazione si avviciò al ragazzo estraendo la spada.
Lo shuriken sfrecciava nell'aria a gran velocità, seguito dal giovane lanciato in una folle corsa verso il suo avversario, concentrandosi solamente su di esso. La piccola stella in metallo colpì la fronte dell'uomo, lacerando la pella e penetrando attraverso la placca ossea posta sotto di essa, fino a raggiungere la molle corteccia celebrale. Una fitta di dolore incontrollato si diramò dalla ferita in tutto il corpo dell'ometto, che cominciò ad urlare disperato nei pochi secondi di vita di cui disponeva.
Nel momento in cui lo shuriken impattò con il suo bersaglio, spruzzando un icore rosso intenso intorno a se recando la morte nel giro di pochi attimi, la figuara armata di spada si avventò verso le spalle del giovane menando un poderoso fendente verso la schiena del ragazzo
