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Esame Jonin Hidden Hyuga

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Hidden_Hyuga
view post Posted on 27/4/2007, 16:26 by: Hidden_Hyuga




Il ragazzo, Hidden, aveva solo 14 anni, ma era molto forte pur avendo una tenera età. Era alto sul metro e ottanta, con capelli neri, occhi bianchi e lineamenti tipici del clan Hyuga. Il suo fisico era asciutto, ma erano ben delineati i muscoli sviluppati durante gli allenamenti. Indossava ben in vista il suo amato copri fronte, non se ne separava mai, era fiero di possederlo , perché esso lo legava al suo villaggio e lo distingueva , identificandolo come un soggetto responsabile, degno di servire Konoha. Aveva un leggero abito, a maniche corte, ormai lacerato lungo una linea obliqua che arrivava verso l’addome, il suo colore era diventato scuro durante lo sviluppo dell’esame a causa del sudore e della terra con cui era venuto a contatto. I suoi pantaloni arrivavano al ginocchio, li aveva scelti corti per non impedire i movimenti. Le scarpe che indossava erano comode, ideali per muoversi con rapidità, e da esse era possibile far fluire il chakra, grazie a dei minuscoli forellini nella suola. A causa del suo carattere, era riuscito a rinforzarsi in poco tempo, era un tipo fiero e determinato, sempre pronto ad aiutare il prossimo. Il suoi molti difetti però spesso lo spingevano a dare troppo per un obiettivo, si intestardiva fin che non riusciva a portarlo a termine. Era per quei motivi con non aveva ancora mollato durante quell’esame. Un altro motivo per cui aveva deciso di sostenere l’esame, era quello che riguardava il suo futuro. Essendo un membro della casata principale, aveva il compito di guidare l’intero clan. Era un compito difficile da sostenere se non avesse ottenuto un alto grado ninja. Uno dei motivi per cui aveva deciso di diventare un abile shinobi, era quello di dover dimostrare di valere qualcosa, e non solo di venir valorizzato solo per il nome e la casata di appartenenza. Tuttavia quel motivo non era quello reale…

Stava ancora attraversando l’enorme foresta, essa si estendeva per diversi kilometri, nei pressi di Konoha, probabilmente la distanza che separava i due luoghi era di qualche kilometro. Era davvero enorme, completamente disabitata, probabilmente era l’unico uomo a esserci all’interno di quell’enorme macchia di vegetazione. Nei dintorni, infatti, non vi era nessuna costruzione a dimostrare la presenza di uomini, almeno così credeva finchè l’esaminatore gli spiegò che si trovava un portale…Quel portale però durante tutto il tragitto per la via indicata, non era ancora riuscito a scorgerlo, aveva solo attraversato quella immensità di alberi, procedendo su una via terrosa, circondata da arbusti di varie dimensione e specie, alcuni di essi recavano molte spine affilate. Ben distinti erano gli enormi tronchi che si erigevano nella disperata ricerca della luce. Erano enormi e robusti, alcuni di essi erano scavati dagli animali che in essi vi cercavano riparo. In alcuni buchi infatti si potevano scorgere ragnatele, che brillavano alla debole luce del sole. Un forte odore di muschio ed umidità si sentiva nell’aria, gli occhi del ragazzo non facevano che scorgere l’immenso verde che regnava nel sottobosco. Stava per perdere la fiducia, ormai era sicuro che fossero passate parecchie ore. Ad un tratto giunse dinnanzi ad un “muro” di felci o liane, non era un grande esperto di piante, un po’ esitante col braccio si dedicò a scostarle dal suo cammino, giungendo così in una piccola radura. Era di pochi metri, il suolo era in terra battuta, il cielo era finalmente visibile, rivelando che il sole era ancora alto in cielo, probabilmente l’ora si aggirava fra le 4 e le 5 del pomeriggio. Al centro della radura si trovava una vecchia struttura, un po’ decrepita, si trattavano di scale, che si addentravano nel sottosuolo. Si avvicinò, scendendo con qualche difficoltà, la sua stanchezza era molta…

La struttura era vecchia, coperta da muschio e licheni, i rampicanti erano i sovrani, e gli agenti esogeni avevano debilitato notevolmente la struttura. C’era un grande portale era in acciaio, e i raggi di sole splendevano riflettendosi su di essa. Conteneva quattro serrature ad un intervallo regolare, la dimensione della serratura era come quella delle chiavi che aveva rubato a quei tipi. Sopra di esse vi era una targa ,probabilmente in metallo e sopra aveva delle iscrizioni.

CITAZIONE
SOLO COLUI CHE CONOSCE LA VERA VIA DEL NINJA AVRA' ACCESSO ALLE ARCANE CONOSCENZE

Cosa voleva dire quella scritta, non sapeva con certezza, gli sembrava una di quelle frasi fatte… .
Lesse con attenzione, poi inserì le chiavi, con mani tremanti, un po’ per l’esitazione e per l’euforia, le girò, e con un sonoro clik si aprì, rivelando delle scalinate che portavano all’interno della terra. Vi erano delle porte pesanti e sigillate, provò ad aprirle tutte, per verificare se il rotolo si trovasse in una si esse. Continuò a percorrere la scalinata, poco illuminata, finchè non giunse ad una biforcazione. Probabilmente portavano ad un altro corridoio, ma quale sarebbe stato quello giusto? Non voleva usare il Byakugan, perché non aveva molto chakra da utilizzare, quindi fece funzionare il cervello. La stanchezza che si era impossessata del suo corpo era molta, ma la sua mente era rimasta lucida o almeno doveva rimanerlo per compensare la difficoltà fisica. Sulle porte , inoltre, vi erano dei simboli. Una recava la foglia stilizzata, simbolo di Konoha, la seconda invece recava l’ideogramma che rappresentava l’amicizia. Non sapeva quale scegliere, era indeciso, si sentiva sul filo di un rasoio, a tensione era alta

Devo ragionare, devo calmarmi, facendo con calma probabilmente arriverò ad una soluzione quanto meno giusta…

Mentre si ripeteva queste parole mentalmente, una frase gli illuminò la mente

CITAZIONE
SOLO COLUI CHE CONOSCE LA VERA VIA DEL NINJA AVRA' ACCESSO ALLE ARCANE CONOSCENZE

La vera via del ninja… la vera via… Forse ci sono!

Ricordò, era un episodio importante della sua vita, da quel momento il vero motivo per cui essere un ninja gli si era parato di fronte, ed aveva compreso, grazie a quelle parole quale sarebbe stato il suo obiettivo da shinobi.

Era una giornata di allenamento, doveva imparare la sostituzione, ed aveva ricevuto l’onore di apprenderla dal sennin di Kiri. Fu proprio in quella occasione che Koji gli domandò per quale motivo voleva diventare un ninja. Ricordava ancora perfettamente come rispose alla domanda, parola per parola…

CITAZIONE
-Vedi.. io sono cresciuto nella casata principale. Tutti mi hanno sempre rispettato e viziato. Infatti sarò io che un giorno dovrò guidare il mio Clan. Per questo motivo tutti gli Hyuga mi conoscono o hanno sentito parlare di me. Io però non voglio essere ricordato solo perchè discendo dalla casata principale. Tutti non capiscono le mie reali capacità, e non gli importa se valgo veramente. Per questo motivo io vorrei diventare in più forte Hyuga che sia mai esistito, ottenedo così rispetto per ciò che in realtà valgo

Ora mentre ci ripensava, sapeva quanto fosse stato superficiale e quanto si sbagliava, ma ci vollero le parole del sennin per aprirgli realmente gli occhi

CITAZIONE
-Diventare il più forte dici...Sai sotto i miei allenamenti sono passati molti ragazzi come te,ragazzi che volevano dimostrare la loro superiorità per avere il rispetto degli altri...Tutto questo è sbagliato,si è vero magari loro ti considerano un superiore senza motivarsene,ma diventare più forte non cambierà le cose,potrai avere il loro rispetto si,ma al massimo perchè gli spaventi. Se tu sarai il loro leader non importerà nient'altro...I motivi per diventare ninja sono molti,molti dei quali sono sbagliati...Ora ti dirò io i veri ideali...Un ninja ha il dovere di proteggere i più deboli e il suo villaggio,un vero ninja non ha curanza se la gente lo considera o no,anche perchè solo i più nobili verranno ricordati ed apprezzati...Rifletti su questo,cos'è più importante,dimostrare che sei il più forte del tuo clan o diventare più forte per proteggere il tuo clan?Avvolte essere soltanto il più abile non basta,se davvero vuoi il loro reale rispetto allora dimostra di avere le qualità di un vero leader...-

Sorrise, ora era chiaro quale sentiero doveva seguire, anzi si sentiva stupido per non averlo capito prima e fu per quel motivo che decise di seguire il corridoio che recava il simbolo dell’amicizia, sperando di aver così capito il vero percorso di un ninja…
 
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44 replies since 10/4/2007, 15:43   669 views
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