Esame Jonin Hidden Hyuga

Il ragazzo dagli occhi bianchi era ancora sospeso in aria, a circa tre metri dal suolo, guardava la sterpaglia che prendeva fuoco e creava un infernale trappola di fiamme, tutta la zona circostante era diventata una fornace, molti animali fuggirono e tra di essi vi era il ragazzo di oto.

Finalmente è uscito allo scoperto… sarà un bel corpo a corpo.

Si lasciò atterrare all’interno di una radura in terra, lì non vi era materiale infiammabile, e costituiva un ottimo terreno su cui combattere. Al suo atterraggio , si alzò una leggera nuvoletta di terra, la sua posizione eretta, i suoi occhi pronti a cogliere movimenti da parte di quel ragazzino biondo. Intorno a loro c’era un muro di fuoco che li circondava alto parecchi metri e che inesorabile, divorava la vegetazione

Non sarà semplice, lo leggo nei suoi occhi, è determinato ad uccidermi

Lo scrutò attentamente, come una bestia che adocchia la sua preda, era concentrato e pronto a saltargli addosso, estrasse un kunai, poi corse verso il ragazzino dai capelli biondi…

Fatti sotto….

Lo hyuga impugnò un kunai e corse verso lo strano tipo di Oto sfidandolo ad uno scontro corpo a corpo con i coltelli. Si portò a poca distanza e incitò l'avversario a prendere l'iniziativa.

Lo straniero strinse i due kunai raccolti in precedenza e fece un passo avanti. Le ferite sui suoi arti provocate in precedenza dal Marin Jijizo si erano già richiuse e stavano guarendo velocemente, in maniera inconsueta. Il ragazzo sferrò un primo affondo con uno dei kunai mentre il secondo era pronto per la difesa. Non aveva intenzione di scoprirsi in maniera eccessiva

Hidden stava correndo verso il ragazzo di oto, non volendo prendere immediatamente l’iniziativa, incitò il nemico a fare la prima mossa. Il fuoco che divorava la vegetazione divampava ancora rinchiudendoli in un cerchio senza uscita. Con lo sguardo il ragazzo cercava una falla nella difesa del nemico. Le ferite provocate dal simulacro di spine si stavano svanendo velocemente, questo era un punto a sfavore del ragazzo. Infatti si era difeso in quel modo per provocare quanto meno ferite al ragazzo in modo da rendere più goffi i suoi movimenti.

Devo pensare, devo ucciderlo in fretta o non mi rimarrà abbastanza chakra per gli altri due.Cosa posso fare… cosa! Devo agire in fretta.

Il suo avversario stava procedendo con un affondo ed all’aspirante jonin non rimaneva più molto tempo per escogitare cosa fare. Doveva anche calcolare il fatto che il ragazzo avesse due teste e che quindi aveva una panoramica quasi completa di ciò che avrebbe fatto. Non aveva mai visto un tipo simile, chissà che cosa poteva provocare la formazione di un'altra testa, se si trattava di un innata lui di sicuro non la conosceva. Decise di non pensare eccessivamente, quando il suo avversario si avvicinò, si spostò sul lato evitando l’affondo e si abbassò , sperando che con una spazzata, avrebbe fatto cadere il suo nemico a terra, in contemporanea, estrasse uno shuriken e glielo lanciò verso il viso. Da quella distanza era praticamente impossibile da schivare così come la spazzata…

Lo Hyuga evitò l'attaco del giovane Suoma scartando di lato per poi partire al contrattacco con una spazzata volta a far cadere a terra l'avversario mentre contemporaneamente lanciava un kunai verso il viso del nemico.

I colpi, portati da distanza ravvicinata sembravano inevitabili per una persona normale, ma il ragazzo di Oto nonn rientrava in questa categoria. Dai polpacci spuntarono due gambe addizzionali, che permiser al ragazzo di intercettare il calcio dell'avversario e di restare in piedi.
Dal braccio uscì poi una mano che intercetto lo shurikn deviandone la traiettoria quel tanto che bastava a farlo andare a vuoto. Questoprovocò un piccolo taglio su quella mano nascosta, che com'era apparsa scomparì nuovamente all'interno del corpo.

Toccava allo straniero contrattaccare sfruttando la sorpresa del nemico. I due kunai si diressero verso il petto del giovane con un potente affondo e un fendente rapido, mentre dal polso destro fuoriusciva un braccio che mirò al mento di Hidden con il pugno chiuso

Hidden era spiazzato, non sapeva cosa aspettarsi da un ragazzo simile, di solito una persona dotata di normali capacità, avrebbe subito la sua offensiva e avrebbe riportato gravi ferite, oppure sarebbe morta. Seppur uno shuriken non sia un arma pericolosissima, piantata in fronte avrebbe fatto male anche ad un sennin. Peccato che quello strano ragazzo non subì pienamente lo shuriken. Esso infatti fu “parato” da una terza mano sbucata dal nulla, mentre la spazzata alle gambe, fu intercettata da altre gambe.

Dannazione ora si che sono nei guai.

Il ragazzo di Oto infatti si preparava ad una nuova offensiva. Con i due kunai , che aveva probabilmente estratto dal ramo che aveva lasciato in precedenza, tentò un affondo ed un fendente, mentre con una terza mano, chiusa a pugno, tentò di colpire il mento del ragazzo.

Devo fare qualcosa… non posso stare qui a subire, devo trovare il modo di pararmi , ma nello stesso tempo di contrattaccare. Pensa! Pensa!

Compì uno strano movimento, con il braccio bloccò il pugno, poi, tenendolo stretto, si gettò con la schiena a terra e con la gamba che aveva effettuato la spazzata, tirò un potente calcio alle braccia del avversario, in modo tale da non permettergli di arrivare a ferirlo. Riportò solo qualche taglio alla gamba, ma non era nulla di grave.

Mentre lo teneva fermo , con la mano libera, estrasse due kunai, poi li lanciò uno verso la fronte del ragazzo, ed uno verso il busto. Aveva la mente libera, Tutto quello che aveva eseguito si era svolto in un lasso di tempo brevissimo, in cuor suo sperava solo che con quel kunai avrebbe ucciso quel fastidioso avversario

La difesa del giovane si dimostrò efficace, riuscì a riportare solo un leggero taglio alla gamba, evitando danni più seri dai colpi del ninja di Oto.

I due kunai scagliati dallo Hyuga si diressero verso il nemico, uno verso la fronte e uno dritto nel petto. Un quarto braccio uscì dalla spalla destra andando ad intercettare il kunai che volava in direzione della fronte del ragazzo, ma per quello che puntava al petto non fù in grado di farenulla. L'arma si conficcò nella carne, infilandosi tra due costole ed affondando la punta nel polmone sinistro. Il colpo fù accolto dal ninja straniero conun lamento accompagnato da uno rivolo di sangue che uscì dalla sua bocca. Cominciò ad ansimare fortemente mentre cercava di liberarsi dalla presa del chunin di Konoha, ma le forze cominciarono a svanire a causa dell'insufficente ossigenazione ricevuta. Cominciò a tossire sputando sangue, che imbrattò le vesti del candidato jonin che lo tratteneva

Il ragazzo stava effettuando una strana mossa, grazie ad essa riuscì a riportare un lieve graffio alla gamba, mentre con i kunai lanciati, riuscì a procurare un grave danno al suo nemico. Lo teneva ben stretto e sentiva chiaramente che le forze dell'avversario stavano calando. Un kunai venne intercettato , mentre l'altro provocò una profonda lacerazione, fino a bucare il polmone del ragazzo dai capelli biondi.

Sta morendo, meglio che gl dia presto il colpo di grazia

Un rivolo di sangue sgorgò dalla bocca dell'avversario, la sua espressione si fece vacua, tentò di liberarsi, ma il chunin di Konoha non voleva mollatre la sua presa.Le sue forze svanivano sempre più, ed un sorrisetto si dipinse sul volto di Hidden. Cominciò a tossire, il sangue schizzò sugli abiti del chunin, quest ultimo deciso più che mai a mettere fine alle sofferenze del nemico,ormai indebolito, lo scagliò al suolo, alla caduta del suo corpo semi cadavere, un leggero polverone si alzò, mischiandosi all'icore del ragazzo che tramutò il tutto nella solita fanghiglia rossastra. Respirava affannosamente, a terra incapace di muoversi, Hidden si avvicinò con passo tranquillo, si riprese le armi che il tipo gli aveva sottratto, e con una di esse recise il collo. Un fiotto di sangue denso sgorgò fuori dalla ferita e questo portò alla morte .

Mi dispiace sossurrò al corpo senza vita del ragazzoSolo uno dei due sarebbe sopravvissuto...

Avvicinandosi maggiormente al corpo esanime del ragazzo, estsse il kunai insanguinato dalla ferita al polmone, e lo utilizzò per recidere la pelle a ridosso di un rigonfiamento, all'interno del quale si trovava la scatoletta con la chiave. La prese e la intascò.

La lieve ferita alla gamba cominciava a bruciare al contatto col sudore, il giovane ninja però, igniorò il fastidio, aveva cose più importanti per la testa in quel momento e sicuramente una lieve ferita era il minimo dei suoi problemi. Probabilmente, preso com'era, non si era nemmeno accorto della ferita riportata, avrebbe notato la sua presenza, solo quando tutto sarebbe finito.

Ed ora dove vado, non posso sprecare altro chakra, sento che le mie riserve sono diminuite, andrò un po' alla cieca e un po' seguendo la logica.... dove mi recherei se dovessi tendere un agguato? Ma certo, nel centro della foresta, lì nessuno sentirebbe le strazianti grida di qualcuno che sta per venire ucciso...

Si voltò, estrasse la bottiglietta e bevve qualche soro, si asiugò dal sudore e si guardò in torno.

A occhio e croce, la foresta si fa più fitta in quella direzione.

Camminò per un fitto sentierino tra i rovi, le fronde erano sempre più fitte, ma il sottobosco diminuiva, probabilmente la presenza di poca luce ne arrestava la crescita. Si potevano scorgere solo nodose radici e alti fusti , tutte le piante arboree erano quasi del tutto svanite, solo qualche cespuglio qua e là, si addentrò maggiormente, finche non giunse ,seguendo una polverosa stradina,in una radura, terrosa ed umida....

Che si nasconda da queste parti?

Si guardò in giro come per cercare qualcuno...

Davanti al ragazzo apparve un piccolo uomo dallo sguardo impaurito e spaesato, stringendo un randello improvvisato, guardandosi intorno prima di controllare il suo avversario. Il caldo si faceva più opprimente con il sopraggiungere delle ore centrali del giorno e l'uomo era madido di sudore. Rivoli di quel liquido ricco di sali minerali sgorgavano lungo la pelle dell'avversario del chunin, bagnandone la maglietta e cadendo a terra, lasciando delle piccole macchie scure sul terreno. Nei suoi occhi si leggeva tutta la sua indecisione, la sua paura di quel ragazzo dalle vesti imbrattate di sangue e dagli occhi candidi, privi di pupilla. Rimase fermo immobile, solo il rapido innalzarsi ed abbassarsi del petto interrompeva l'immobilità.

Hidden era giunto in una radura, solo i grandi alberi regnavano, niente sottobosco, tutto era in terra, le grosse radici degli alberi erano le uniche cose che invadevano la "strada". Dall'alto, qualche raggio di sole, leggero e colorato di una strana tinta verdina. Silenzio, in lontananza qualche uccellino volava nel cielo. Girò il volto a destra e a sinistra come in cerca di qualcuno. Esso apparve,era un piccolo uomo con lo sguardo impaurito e spaesato. Impugnava un grosso bastone nodoso.Lo guardava , sembrava impaurito.

Sembra essere impaurito, ma non devo deconcentrarmi, mi hanno insegnato fin da piccolo a non sottovalutare mai il nemico dall'aspetto, seppur indeciso, potrebbe nascondere una potenza inaudita.

Eccoti finalmente!

Estrasse silenziosamente un kunai, e nell'altra mano uno shuriken, deciso nei movimenti, fiero di ciò che aveva imparato fino a quel momento, si decise a correre verso quell'uomo , dallo sguardo impaurito. Non si sarebbe fatto cogliere alla sprovvista, per questo motivo giunto a pochi metri de lui lenciò rapido lo shuriken mirando nel centro degli occhi, mentre il kunai lo teneva pronto per una difesa improvvisata...

A quelle parole l'uomo regì provando un brivido lungo la schiena, come se una lama di ghiaccio lo avesse trafitto a tradimento, una lacrima sgorgò dalle sue pupille, scendendo lungo la guancia lasciando dietro di sè una scia lucida che brillava al sole.

Lo Hyuga si lanciò alla carica contro di esso impugnando un kunai a scopo difensivo, mentre uno shuriken saettava verso la fronte dell'ometto, che era paralizzato dal terrore. La morte si era presentata a lui sottoforma di un ragazzo dagli impressionanti occhi privi di pupilla, in un bosco baciato dal sole. Non era quello che si era aspettato, ma ormai era troppo tardi per tornare indietro.

Una figura uscì dall'ombra della foresta mentre il ragazzo dagli occhi candidi era lanciato alla carica verso l'esile ed impaurito avversario. Approfittando della situazione si avviciò al ragazzo estraendo la spada.

Lo shuriken sfrecciava nell'aria a gran velocità, seguito dal giovane lanciato in una folle corsa verso il suo avversario, concentrandosi solamente su di esso. La piccola stella in metallo colpì la fronte dell'uomo, lacerando la pella e penetrando attraverso la placca ossea posta sotto di essa, fino a raggiungere la molle corteccia celebrale. Una fitta di dolore incontrollato si diramò dalla ferita in tutto il corpo dell'ometto, che cominciò ad urlare disperato nei pochi secondi di vita di cui disponeva.

Nel momento in cui lo shuriken impattò con il suo bersaglio, spruzzando un icore rosso intenso intorno a se recando la morte nel giro di pochi attimi, la figuara armata di spada si avventò verso le spalle del giovane menando un poderoso fendente verso la schiena del ragazzo

Il ragazzo guardò il suo colpo, non ci sperava molto nella riuscita del suo piano, Ma a quanto sembrava riuscì ad ucciderlo. Sentì dei movimenti, foglie che si muovevano, il leggerisimo rumore di passi alle sue spalle...

Qualcuno si muove, che sia un animale? Non importa, sempre meglio essere prudenti

Si girò, giusto in tempo per notare un uomo che cercava di colpiro, impugnava una spada e cercava di colpirlo con un fendente, doveva fare qualcosa, ma era molto difficile, ormai era troppo tardi per eseguire una tecnica, probabilmente solo una in quel momento sarebbe stata immediata, la rotazione suprema, ma non ebbe i riflessi abbastanza pronti, non aveva agito con freddezza e distacco, si era fatto prendere dalla paura e dalla sorpresa, era stato un errore imperdonabile. Non poteva però rimanere fermo a suire il colpo, si sarebbe fatto malissimo e si sarebbe ferito gravemente. Per sua fortuna, il lato selvaggio che risiede in ogni uomo si risvegliò, l'istinto, gli permise di parare gran parte del colpo con il kunai che impugnava, tuttavia le lama, lacerò la sua pelle. Il braccio e parte del busto poteva ora esibire un lungo taglio obliquo. Fortunatamente, apponendo il suo kunai , impedì alla lama di affondare troppo. Il contraccolpo lo fece finire a terra. Era volato di un paio di metri. Atterrato, si rialzò, un po' incerto sulle ginocchia, la dura prova cominciava a farsi sentire e le sue forze cominciavano a diminuire. Il giovane Hyuga, stava ansimando, qualche goccia di sudore cadde a terra, provocando delle macchioline scure. Anche il sangue gocciolava giù dalla lunga ferita, e si mischiava al terreno. Un bruciore immenso si propagò in tutto il busto. La ferita non aveva provocato danni tali da aer reciso i muscoli, quindi riusciva ancora a muoversi. Portò una mano alla ferita, guardò l sangue sulle sue dita

Questa non ci voleva... brucia.. non mi devo distrarre.

Tornò completamente in piedi, le sue gambe avevano acquistato stabilità e i suoi occhi più determinazione, una leggera espressione di stanchezza simanifestò sul suo viso.

Questa è la resa dei conti...

Estrasse un kunai minaccioso, ora ne aveva uno per mano, tutto era in un silenzio spaventoso, solo il sangue che gocciolava formava un suono.

Corse, poi concentrò il chakra in tutto il corpo, sentiva un leggero formicolio la temperatura aumentò ancora, il caldo aumentava,il respiro si fece più affannoso, visualizzò la propria immagine nella mente e quando la sua concentrazione fu buona eseguì la tecnica superiore della moltiplicazione del corpo. Ora 13 Hidden perfettamente identici e corporei, si preparò a circondare quel maledetto vigliacco. Due copie del ragazzo, si recarono verso il cadavere per sottragli la chiave che aveva nascosta all'interno del suo corpo...







Edited by Hidden_Hyuga - 17/4/2007, 18:30

Lo Hyuga reagì con qualche attimo di ritardo all'attacco portato dall'uomo armato di spada sbucato dal folto della foresta. Utilizzando il kunai che impugnava come blocco riuscì ad arginare l'effetto del fendente portato dalla lama del condannato. La difesa fù però insufficente, e il chunin riportò una ferita lunga diversi centimetri partire dal braccio e dipanarsi fino al busto

L'uomo si guardò intorno, vedendo che 13 copie del suo avversario ora lo circondavano.

<la moltiplicazione...ohoh>disse ridendo mentre impastava il chakra facendo comparire 15 copie al suo fianco, che si portarono attorno a lui a modi scudo, fissando le copie del candidato jonin

Hidden, il giovane esponente Hyuga, stava eseguendo il suo esame jonin, quello per lui significava molto, era stato uno dei suoi maggiori obiettivi un tempo, ora invece faceva tutto ciò per un'altro scopo. Voleva sempre diventare forte, ma per un altro motivo, diventando jonin gli si sarebbe aperta la strada all'apprendimento di tecniche fortissime e devastanti. Esse infatti gli erano necessarie, la sua famiglia, i suoi amici, il suo clan contavano su di lui. Doveva sempre impiegare la sue forzo allo scopo di difenderli. Molto tempo prima se lo era ripromesso e proprio ora ,che si stava avvicinando sempre più il momento di far vedere quanto valeva veramente, non poteva tirarsi indietro e rimangiarsi tutto.

Si ripetè la promessa più volte durante l'esame, era quella cosa ce lo faceva andare avanti durante i momenti difficili, una stupida muta promessa, certo così sarebbe apparsa a chi dall'esterno la udiva, ma per il ragazzo dagli occhi candidi aveva un senso. Guardava insieme alle sue copie il condannato che gli stava di fronte. Non poteva certo negare di aver timore per la sua vita, chiunque di fronte ad una cosa simile si sarebbe spaventato. Un ninja però non deve esternare i propri sentimenti, e Hidden sapeva il perchè... sapeva che le emozioni potevano sviare l'obiettivo di una missione,ed imparò ad chiuderle ed estraniarle durante le battaglie. Sarebbe forse apparso un freddo cinico nei combattimenti, ma doveva sopravvivere, doveva essere impassibile come una macchina omicida assetata di sangue. Era fermo immobile, e guardava, non aveva ancora il coraggio di attaccare, lo sguardo del nemico era folle, ma non aveva timore di quello... doveva attendere, i suoi nervi erano messi a dura prova, l'atmosfera di tensione si poteva percepire, la sensazione che la tua vita poteva finire in un momento era terribile, un brivido pervase il corpo dello Hyuga, attendeva, una lieve goccia di sudore scivolò lungo il collo. Gli istanti che lo attendevano erano interminabili, si sentì pronto e partì. In realtà tutto ciò si era svolto in pochi minuti, ma la percezione del tempo era svanita a causa della tensione.

Due delle sue copie le indirizzò verso il cadavere, dovevano estrarre la chiave, di lì a poco si sarebbe svolto l'inferno, e gli serviva qualunque cosa da sfruttare, in tal caso non poteva permettere che la preziosa chiave andasse persa. In tanto lui insieme alle sue copie si diressero verso l'ominide, sicuro delle sue capacita, consapevole dei limiti, ma soprattutto armato di speranza. Qualche passe e riconobbe la posa che l'uomo assunse

La moltiplicazione superiore del corpo

Chiare e corporee apparvero altri quindici avversari che si disposero a cerchio, per costituire una barriera anti-Hidden.

Il frontale è da evitare.. oppure no anzi ho in mente un piano...con le mie copie aprirò un varco, poi le altre che ho mandato porteranno il cadavere qui vicino in caso di una sostituzione, intanto mi lancio da sopra e piombando nel cerchio tento le 64 chiusure, rendendo fine al combattimento... potrebbe comunque schivarle... in tal caso mi riorganizzerò

Con le sue copie cercò di aprirsi un varco. Dovevano cotituire una falange, aiutandosi fra di loro e cercando di abbattere la altre copie a suo di kunai, intanto lui saltò come da copione, e una volta che sarebbe entrato nel cerchio di uomini, avrebbe potuto procedere...







Edited by Hidden_Hyuga - 19/4/2007, 17:15

Le due copie del giovane Hyuga si misero subito all'opera sul cadavere del piccolo uomo ucciso pochi istanti prima, cercando la scatoletta contenete la chiave necessaria per l'esame.

Contemporaneamente le 13 copie si scagliarono sul cerchio formato dalle copie del condannato, cercando di aprire una breccia avanzando compatte impugnando dei kunai. Il candidato intanto si preparava ad eseguire la sua sequenza di attacco principale. Approfittando del diversivo procuratogli dalle copie spicco un salto verso l'alto, atterrando a poca distanza dal suo avversario. Lì incomincio a far affluire un grande quantità di chakra in direzione degli occhi, che assunsero le caratteristiche tipiche del Byakugan, con le vene attorno ad esse che si gonfiarono.

Eseguì poi una delle tecniche più potenti e difficili del cosidetto stile Hyuga, la tecnica delle 64 chiusure, una serie di velocissimi colpi mirati ai punti di fuga, che se messa a segno completamente è in grado di bloccare il flusso di chakra di un avversario, rendendone impossibile l'utilizzo. Il condannato non si aspettava una simile tecnica, e vedendo arrivare quei colpi senza forza verso di sè ridacchiò mentre veniva colpito.

Dopo l'ultimo colpo assestato dallo Hyuga arrivò a bersaglio le copie del suo avversario svanirono in una nube di fumo, con grande stupore di colui che aveva eseguito la tecnica, che non riusciva a capire per quale motivo il chakra non fluisse più nel suo corpo.

Ora sul suo volto vi era dipinta un espressione di sgomento, mentre si metteva in posizione difensiva ponendo la spada tra se e il suo avversario, nella speranza di guadagnare tempo e capire quanto era successo

Il ragazzo era saltato all'interno del cerchio composto di uomini, mentre le sue copie si barricavano a falange per contrastare le copie avversarie, nel frattempo le due copie incaricate, sezionarono il cadavere dell'ometto e riuscirono a trovare la scatoletta contenente la chiave, ora il corpo era pronto per il maciullamento. Era diventato un inutile sacco di carne, senza vita che se ne stava a prendere polvere tra le fronde alte e robuste di quegli alberi. Sarebbe stato uno spreco non utilizzare quell'esile corpo. Sarebbe stato per esempio utile per la sostituzione, o magari semplicemente per distrarre il nemico, per utilizzarlo come scudo o in molti altri modi. Non gli piaceva il fatto di maltrattare un uomo che era morto, ma comunque si trattava di un oggetto ora che la sua vita era svanita, in più nelle vicinanze oggetti per sostituirsi non ce n'erano e quello sebrava l'unico. Le due copie trasportarono il cadavere vicino alla folla, ma proprio mentre si apprestavano per dare man forte agli alleati, i nemici si dissolsero in un delicato fumo bianco. Poco prima, infatti, Hidden era saltato nel cerchio, e trovatosi di fronte all'avversario, comiciò a mandare un ingente quantità di chakra verso la pupilla. L'affluso di chakra provocava un ingrandimento delle vene del volto. Un bruciore si manifestò sulla pupilla , che si fece più accentuata, anche se vi era scarsa luce, vedeva come se si trovasse in pieno giorno, l'occhio infatti era diventato altamente fotosensibile, e il chakra forniva una sorta di schermo, che proteggiava la retina dall'eccesiva luce. Ora tutto lo spazio che corrispondeva a circa 359 gradi non gli era più celato, i prossimi 5 kilometri non avevano più segreti. Vedeva chiaro il sistema circolatorio dell'avversario, e quello delle sue copie che gli stavano alle spalle, anche i punti di fuga non sfuggivano alla sua vista...

Vedo chiaramente il sistema circolatorio del mio avversario, e i suoi punti di fuga, è il momento giusto per effettuare le 64 chiusure...

Colpì in successione prima

Due chiusure!

poi ne colpì altre due, e ne colpì altre

Quattro chiusure!

dalle quattro passo alle

Otto chiusure!

Dalle otto passò alle

Sedici Chiusure

Poi si dedicò a chiuderne altre trentadue, gridando

64 chiusure!

Seguitarono quelle parole altri 32 colpi, l'uomo rideva, credeva forse che quei colpi così leggeri, fosserò innocui, probabilmente non conosceva gli Hyuga, e la loro pecugliarità che fa in modo di stendere l'avversario anche solamente sfiorandolo.

Ci sono riuscito, ho perso solo 5 copie delle 15 totali, in più ho tre chiavi e un corpo utile per sostituirsi e distrarre l'avversario.

Dissattivò la sua innata, il suoi occhi tornarono normli e le sue vene si ridussero, ora il suo avversario non poteva più utilizzare il chakra, doveva sentirsi stanco e spaesato, ma anche il giovane Hyuga non ora in situazioni migliori. Si sentiva stanco quelle sequenze di colpi gli avevano fatto consumare parecchio chakra , doveva concludere in fretta prima che le energie lo abbandonassero, amministrò le sue copie in modo da formare un cerchio, poi il vero Hidden prese la chiave dalle copie, così se in caso fossero state distrutte, la chiave non sarebbe andata persa, il cadavere sanguinolento era a portata di sostituzione... Ora era tutto pronto, comiciò a ruotare, per confondersi fra le copie, quando passò qualche minuto, gli sbucò alle spalle, cercando di affondarlo con un kunai...