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| Non appena vide il suo temporaneo compagno a terra trafitto da una spada la jonin corse verso di lui preparandosi a prestargli le prime cure. I due restanti compagni di squadra si misero intorno all'uomo ferito e alla ragazza in posizione difensiva, avrebbero dovuto impedire al nemico di interferire.
La ferita apparve subito piuttosto grave, anche se non vi erano organi vitali lesionati; la spada infatti nel suo tragitto si era limitata a danneggiare una sezione di intestino tenue. La candidata jonin estrasse l'arma affilata dal corpo del giovane steso a terra, che non potè fare a meno di emettere un gemito di dolore udibile anche a diversi metri di distanza. La spada scivolò all'esterno della ferita facendo fuoriuscire un fiotto di sangue che si rivers sul terreno. La lama, resa viscida dal sangue e dalle viscere dell'uomo riluceva a tratti sotto la luce del sole, mostrando delle macchie di colore verde chiarissimo, visibili sopratutto in prossimità dell'elsa.
Impastando il chakra sulle mani la candidata per la squadra medica cominciò a risanare la ferita mentre intorno ad essa si scontravano i due ninja suoi compagni con le poche copie del sensei rimaste e il suo collaboratore. Dagli alberi giunsero nuovamente numerosi shuriken, diretti precisamente sulla ragazza e sul ninja ferito. I suoi due alleati, impegnati in un corpo a corpo serrato avrebbero potuto ben poco contro le numerose armi in volo. Alla ragazza sarebbe toccato ora il difficile compito di difendere se stessa e il compagno che giaceva inerme accanto ad essa, senza trascurare però le cure che stava prestando.
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