Esame Jonin Mito Yang, Esaminatore Admin-NNA

Mitsurugi si trovava in un area desertica a pochi chilometri dal villaggio di Suna.
Quella mattina avrebbe dovuto far da esaminatore a Mito Yang, un chunin dell'importante casata, che si apprestava a diventare jonin
Il sole splendeva alto nel cielo, e i suoi raggi rendevano incandescente l'aria.
Il terreno era arido e spoglio, una grande distesa di sabbia, spazzata di tanto in tanto dal vento.
Il jonin scrutava l'orizzonte in attesa dell'arrivo del ragazzo. Indossava un pesante mantello nero e una specie di turbante per ripararsi dalle raffiche di sabbia portate dal vento.

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Esaminatore
Mitsurugi Kawaragi(Admin-NNA)

Candidato
Mito Yang(Mito Yang)


Le raccomandazioni sono sempre le solite, buona fortuna

Mito si presentò nel luogo che gli era stato indicato per sostenere l'esame per diventare jonin.
Era stato proprio Dohn a candidarlo per l'esame...doveva ringraziare lui se ora ne aveva l'opportunità. In mezzo a una distesa di sabbia si trovava un ninja, con un lungo mantello nero e un turbante; molto probabilmente era lui il suo esaminatore. Si avvicinò, fece un inchino in segno di saluto e disse

- Buongiorno, sono Mito Yang, chunin di Suna...lei è il mio esaminatore ? -

Lo sguardo di Mito era deciso, fermo...era determinato più che mai a superare l'esame...

<ben arrivato ragazzo, il mio nome è Mitsurugi Kawaragi sarò il tuo esaminatore quest'oggi.> disse con fare serio al giovane chunin

<preparati, non sarà una passeggiata> disse senza mutare espressione.

<un jonin rappresenta il villaggio all'estero, e solo i ninja più abili e valorosi ottengono questo titolo> disse con tono solenne nel silenzio assoluto del deserto

<e non basta la mera abilità in combattimento per essere promossi. Dovrai dimostrarmi di essere degno di questo titolo anche in altre situazioni.>

Detto questo cominciò a risalire una duna di sabbia, invitando il chunin a seguirlo con un gesto della mano.

Giunto in cima ad essa si fermò ed indicò l'area di deserto di fronte a lui. Si trattava di un mare di sabbia, dal quale affiorava qualche masso.

<vediamo che sai fare> disse il jonin, indicando due sue copie. Una di esse si trovava ai pieni di una grossa duna di sabbia poco distante, mente l'altra si trovava in cima ad essa. La copia in cima alla duna posò qualcosa a terra e si allontanò rapidamente.

Un esplosione, con epicentro nel luogo in cui la copia aveva posato l'oggetto, fece sì che parte della grossa duna cominciasse a franare, in direzione dell'altra copia che rimase immobile.

<salva la mia copia.> disse con fare impassibile il jonin, estraendo dalla tasca un piccolo taccuino

Mito ascoltò attentamente le indicazioni fornite dal suo sensei

* Ottimo, è uno che va direttamente al sodo...mi piace! *

Il jonin di Suna indicò due sue copie da sopra una duna; a seguito dell'esplosione una delle due copie si trovava in pericolo, stava per essere travolta da una duna che le stava crollando addosso


- Subito sensei -

Mito non perse tempo in chiacchiere inutili; in breve tempo valutò la situazione

* Non posso andarci di persona, non ce la farei e poi rischierei la vita anche io...Si, ci sono *

In un bater d'occhio Mito richiamò a se la sabbia che aveva nella giara; questa uscì velocemente e si precipitò a gran velocità verso la copia del Jonin. Mito voleva creare una barriera di sabbia davanti alla copia per proteggerla


* La sabbia della mia giara è particolare, selezionata apposta perchè è particolarmente dura e resistente...la mia barriera dovrebbe resistere all'urto *

Mito era concentrato al massimo per mantenere la sua sabbia salda contro l'urto imminente

La duna franò verso la copia dell'esaminatore, che si trovava di fronte ad una marea di sabbia che correva a grande velocità verso la base della duna, ingrossando sempre più.

Quando stava per essere travolta attorno a lei si formò una barriera di sabbia molto resistente, su cui si infranse la frana, sollevando una grande nuvola di polvere, che raggiunse anche il chunin e il suo esaminatore.

Il join restò impassibile, scrisse alcune righe indecifrabili sul suo taccuino e cominciò a ridiscendere la duna dove si era recato. Camminò per alcuni minuti finchè giunse in prossimità di un enorme duna sabbiosa, alta parecchi metri. Salì in cima ad essa, da quella posizione si dominava l'intero paesaggio. In lontananza si vedevano dei riflessi metallici, inconsueti per il deserto.

Mitsutrugi rivolse nuovamente la parola al giovane che doveva esaminare.
<vedi quei riflessi metallici laggiù? Si tratta di una mia copia, devi raggiungerla. Più sarai veloce meglio sarà, viceversa, più arriverai stanco ipiù le cose si complicheranno>

Tra i due ninja e la copia si estendeva un area di deserto molto vasta, lunga circa un kilometro. Sulla destra si stagliavano numerose dune sabbiose, spazzate dal vento. L'area adiacente presentava delle piccole dune e una distesa pianeggiante coperta di sabbia. Qua e là cresceva qualche cactus, e piccoli animali si muovevano rapidamente sul letto sabbioso.
Man mano che ci si dirigeva verso ovest la sabbia diminiva, fino a giungere ad un'area rocciosa, priva di sabbia come il resto della zona. Terminava con una grande rupe sulla cui superfice apparivano diverse fessure, più o meno grandi.

"Chissà quale strada percorrerà..." pensò il jonin osservando il chunin al suo fianco, in attesa che partisse

Mito riuscì a salvare la copia del sensei: la sua barriera resse all'urto della duna di sabbia che crollava. Si girò verso il jonin attendendo un cenno di assenso, ma quello impassibile si limitò a scrivere delle cose sul suo blocchetto, quindi si incamminò di nuovo.
Il chunin di Suna lo seguì senza parlare; si fermarono su un'altura, dalla quale si poteva vedere gran parte del paesaggio circostante


* Più arriverò stanco più le cose si complicheranno? *

Mito disse solo

- Si sensei, vado subito -

Prima di partire però riflettè un attimo sulla strada migliore da percorrere, valutando attentamente il territorio che si apriva davanti a lui

* Allora, se voglio essere veloce e non stancarmi troppo, devo cercare di correre il meno possibile sulla sabbia, in quanto mi rallenterebbe solo i movimenti e mi farebbe sprecare energie inutili...devo approfittare di qualsiasi sporgenza *

Con questi pensierì partì rapido: nel tratto iniziale decise di impastare una quantità moderata di chkra sui piedi per permettergli di correre rimanendo sulla superficie della sabbia, senza sprofondare coi piedi. Appena ne aveva l'occasione, si serviva della vegetazione, come ad esempio piante, cactus ecc, per appoggiarsi e spiccare dei balzi, in modo da ridurre il tempo di percorrenza sulla sabbia e accorciare le distanze dalla copia.
Man mano che Mito aumentava, la conformazione del terrno cambiava;alla sua sinistra la sabbia lasciava spazio a delle rocce

* Devo cambiare direzione, cosi potrò correre più agilmente sulle rocce *

Appoggiandosi ad un cactus con i piedi, Mito spiccò un balzo il diagonale che lo portò a ridosso dell'area rocciosa. Una volta atterrato, si rimise subito a correre in direzione della copia, che ormai era vicina

Il chunin era partito alla volta della copia dell'esaminatore dirigendosi rapidamente verso l'area rocciosa posta ad ovest, lasciandosi alle spalle la zona sabbiosa in poco tempo.

Per cercare di muoversi il più velocemente possibile avanzava impastando del chakra nei piedi, sfruttando anche i pochi cactus presenti come supporti da cui spiccare ampi salti.

Poco dopo che il giovane cominciò a correre sul pavimento roccioso si udirono 3 violente esplosioni provenire dal fianco della rupe che costeggiava il percorso scelto dal candidato jonin. Una grossa quantità di detriti si staccò dalla montagna e, spinta dalla forza di gravità, cominciò la sua discesa verso il suolo.

Mito si trovava al cetro dell'area di caduta dei detriti che, oltre a mettere a repentaglio la vita del ragazzo gli avrebbero ostacolato notevolmente il percorso.

Mitsurugi osservava la scena dall'alto della duna, senza muovere un muscolo.
"Vediamo come se la cava in questa situazione" pensò il jonin, mentre terminava di scrivere un appunto sul suo taccuino

Mentre stava correndo, Mito udì 3 forti esplosioni provenire dal un fianco della rupe; qunado si girò si accorse di trovarsi al centro di una pioggia di detriti rocciosi...sarebbe stato difficile schivare tutti i massi che gli stavano piovendo addosso

* Devo trovare una soluzione, subito *

- Kawarimi no Jutsu -


Mito sparì velocemente in una nuvola di fumo, proprio un secondo prima che un masso lo colpisse sulla nuca; questo invece colpì con forza un altro masso di dimensioni pari a una botte. Il chunin di Suna si era sostituito con questo detrito, che si trovava poco più avanti lungo il pavimento roccioso, in una zona fuori dal pericolo della pioggia di detriti.

* Salvo per un pelo *

Senza guardarsi indietro, Mito riprese la sua corsa per raggiungere la copia del sensei

Mito eseguì rapidamente la tecnica della sostituzione per sfuggire alla frana provocata dalle esplosioni, portandosi fori dalla zona di caduta dei detriti.

Subito si rimise a correre verso la copia dell'esaminatore, e dopo poco la raggiunse. Accanto ad essa si trovava Mitsurugi, che continuava a scrivere appunti sul suo taccuino.

<seguimi ora> disse l'uomo incamminandosi verso la rupe ad ovest del posto.

Dopo pochi minuti giunse in prossimità di quello che pareva essere l'ingresso di una grotta. <ti aspetto all'uscita> disse il jonin al ragazzo. <vediamo come te la cavi senza la vista...sei un aspirante assasino se non sbaglio, è importante che tu sia in grado di fare affidamento su altri sensi>

Detto questo attese l'ingresso del ragazzo all'interno della grotta e sparì, dirigendosi all'uscita.

La grotta era buia, e la vista risultava preclusa, l'aspirante jonin avrebbe dovuto muoversi facendo a meno di essa. Il passaggio non era molto largo, e il "pavimento" scosceso, cosa che rendeva abbastanza difficoltoso il movimento. La temperatura all'interno di essa era bassa, essendo al riparo dai caldi raggi del sole che riscaldavano il deserto.

Mito alla fine raggiunse la copia, e lì vi trovò anche il suo esminatore che prendeva ppunti nel blocchetto

* Ma come cavolo ha fatto? Se prima era li.... *


Mito riprese per un attimo fiato, poi senza dire niente lo seguì; arrivarono all'ingresso di una grotta


* perfetto...ci mancava anche una grotta...posso immaginare i pericoli che incontrerò qui dentro...ma sono pur sempre un aspirante assassino, devo sviluppare al meglio i miei sensi, anche se me la cavo già un pochino *

Dei pensieri però Mito non espresse niente, si limitò a dire

- Si sensei, entro subito -

Il chunin entrò nella grotta: non si vedeva davvero niente, la vista era praticamente inutile...Faceva anche freddo, ma non si preoccupò di questo; lo spazio interno non era molto, cosi Mito potè aprire entrambe le braccia e appoggiarsi con le mani alle pareti: in questo modo poteva restare in euquilibrio dato il pavimento scosceso, e in più poteva anche capire la conformazione interna della grotta.
I suoi sensi erano sempre attivi e vigili, nessun rumore movimento gli sarebbe scappato nel raggio di 5 metri

La grotta era in lieve pendenza, e il fondo era cosparso di ciottoli. Il chunin avnzò lentamente appoggiandosi alle pareti laterali per mantenersi in equilibrio. Ad un tratto la grotta si biforcò, con due tunnel che sembravano procedere paralleli. Il tunnel sulla destra era in tutto e per tutto uguale a quello da dove proveniva il ragazzo, quello a sinistra era invece decisamente più basso, tanto che procedere Mito avrebbe dovuto acquattarsi riducendo ulteriormente la sua andatura.

Mito camminando nella grotta giunse ad un bivio: la strada di biforcava in due direzione, e quella di sinistra era decisamente più piccola e richiedeva un'andatura piegata per percorrerla

* Mhm, e adesso da che parte vado? Devo scegliere la strada migliore *

Mito si fermò a riflettere, poi gli venne un'idea: prima si mise davanti alla strada di sinistra,poi si spostò su quella di destra

* A quanto pare da entrambe le biforcazioni proviene un venticello leggero...questo significa che da entrambe le parti ci deve essere un'apertura...forse l'uscita *

Con questo ragionamento in testa il Chunin imboccò la strada di destra, dovendo scegliere a caso, procedendo come aveva fatto in precedenza

Edited by Mito Yang - 22/3/2007, 00:43

Il chunin decise di proseguire percorrendo il tunnel di destra, continuando a camminare sfruttando le pareti come appoggio.

Non si dimostrò però particolarmente arguto nell'avanzare senza prendere precauzioni. L'intera galleria era infatti attraversata da sottili fili di niyol tesi tra le due pareti laterali. Avanzando in maniera diretta il candidato si era esposto al pericolo delle trappole piazzate dall'esaminatore. Dopo alcuni passi il giovane inciampò in un filo, facendo scattare la trappola. In fondo alla galleria si trovavano infatti alcune copie di Mitsurugi che, avvertite dalla tensione dei fili, cominciarono a scagliare numerosi Kunai e Shuriken, cercando di "coprire" il più possibile la galleria; dato che non vedendo l'avversario non erano in grado di mirarlo con precisione

Mitsurugi intanto, appoggiato alla parete a fianco dell'uscita dellla grotta, scriveva nuove annotazioni al suo taccuino, scuotendo leggermente la testa

Mito stava avanzando nella grotta quando inciampò in qualcosa, forse un filo

* Porca troia una trappola *

Dal fondo della grotta iniziarono ad arrivare a gran velocità kunai e shuriken...Mito cercò di proseguire la sua caduta appiattendosi a terra per evitarne il più possibile. Un kunai però lo colpì alla spalla sinistra, provocandogli un taglio di media entità

* Che male...devo trovare una soluzione al più presto, altrimenti qui ci rimango secco *

Sempre rimanendo sdraiato, estrasse velocemente la Verga da sotto il poncho e la posizionò davanti alla testa tenendola con la mano destra: questa mutò rapidamente forma diventando una specie di scudo rotondo, di quelli usati dagli antichi spartani. In questo modo riuscì a proteggersi da altri eventuali armi da lanciò. Pian piano si rialzò sempre ribattendo con lo scudo ogni kunai o shuriken, finchè la pioggia di armi non cessò.

* Quei colpi sono arrivati con traiettoie diverse...questo significa che c'era qualcuno che lanciava le armi...se fossero semplicemente legati ad una trappola, avrebbero percorso altre traiettorie, molto probabilemente tutte indirizzate verso il centro della grotta. Qui invece alcuni colpi sono finiti contro le pareti e il soffitto *

Così Mito decise di estrarre 4 kunai, e li lanciò davanti a se, con una distanza di circa 50 centimetri uno dall'altro, in modo da coprire tutto il diametro della grotta che si apriva davanti a lui.

I kunai scagliati dal giovane chunin fendevano l'aria dirigendosi verso la zona da cui poco prima erano partite le armi diretti verso di lui. Nulla lasciava intendere quale fosse stato il loro effetto, non un rumore rompeva il silenzio sceso sulla grotta.