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| Il jonin si avvicinò al limitare del villaggio e cominciò ad osservare la posizione e il numero delle guardie che sorvegliavano gli edifici dove presumibilmente si sarebbe trovato il bersaglio.
Gli edifici si trovavano al di là del fiume che tagliava in due il paese, ed erano sorvegliate da 3 guardie che si muovevano seguendo un percorso prestabilito. Passò diverso tempo a studiare il movimento delle guardie per essere sicuro di poter agire quando queste ultime non osservavano nella sua direzione.
Attraversò il fiume sfruttando il chakra, che permise lui di camminare sull'acqua come se si trattasse di solida terra, raggiungendo la sponda opposta velocemente e in maniera molto silenziosa.
Non appena le guardie passarono oltre con la loro ronda spiccò un balzo verso l'alto, portandosi sul tetto di una grande abitazione a pianta circolare. Giunto sul tetto si mise a cercare un passaggio per entrare nella struttura.
Tastando il terreno trovò una lieve sporgenza di forma rettangolare, dipinta dello stesso colore del resto del tetto, ma in materiale metallico, non pietroso. Si trattava di una botola che permetteva di accedere al terrazzo dell'abitazione. La botola era chiusa, anche se non sembrava particolarmente robusta da non essere forzabile.
Dall'interno della casa non proveniva alcuna luce, e il silenzio regnava nella notte. Gli unici rumori udibili erano lo scrosciare delle acque del fiume poco distante e il canto degli animali notturni. Le vie della città erano deserte, fatta eccezione per le poche guardie che svolgevano le loro mansioni di ronda notturna
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