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Esame Jonin Seto Ashikata

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Kusa
view post Posted on 2/8/2007, 21:05




Pσѕт ∂ι ρяєѕєитαzισиє


¢нαρтєя σиє: ~ωαииα вє


Kyo varcò la porta, con passo lento lo Sp. Jonin di Kiri entrò nell'aula che gli era stata assegnata; stavolta non era un corso per studenti, come quello che teneva durante altri giorni della settimana, bensì un corso per Chunin che anelavano a diventare Jonin; non si sarebbe trattato di spiegare le basi, ma qualcosa di più complesso, le logiche e regole che guidavano i Jonin.

Rispetto al suo precedente corso, stavolta non vi era nemmeno un ninja di Kiri, non gliene erano stati affidati e di quell'unico nome che leggeva non sapeva nulla: Seto Ashikata, Shinobi di Suna.

Con quei pensieri in mente, Kyo si andò a sedere alla cattedra, poggiandosi comodamente sullo schienale della sedia, con le gambe che scivolarono in avanti, del tutto rilassato lo Sp. Jonin attendeva il suo studente, incuriosito da come mai sarebbe potuto andare avanti quel particolare corso Jonin e da cosa egli avrebbe potuto far apprendere ed al qual tempo apprendere da quel suo allievo.
 
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gibba88
view post Posted on 2/8/2007, 21:44




dopo anni e anni di missioni e addestramento Seto finalmente era pronto per l'esame che avrebbe fatto di lui un jonin...o almeno pensava...non sapeva che genere di prove lo aspettassero..ma una cosa era sicura la detterminazione non gli mancava...la forza non gli mancava e le tecniche che conosceva forse sarebbero state sufficenti...forse no..ma avrebbe fatto del suo meglio per usarle alla meglio...com'era suo solito quel giorno prima di recarsi al luogo d'incontro, era passato davanti all'abitazione della ragazza dei suoi sogni....forse lei non lo conosceva...ma forse un giorno avrebbe superato la sua timidezza e si sarebbe presentato...dopo il solito rituale pre eventi importanti...con passo sicuro si diresse verso l'accademia...erano trascorsi tanti anni dall'ultima volta che l'aveva frequentata e i ricordi riaffioravano dentro la sua testa e nonostante provasse una commossione profonda dalla sua faccia non si poteva capire a cosa pensasse...teneva tutto per sè...con passo sicuro entrò nella classe...all'interno vi si poteva trovare un'uomo seduto comodamente...Seto non l'aveva mai visto ma ciò non lo disturbò....con le braccia incrocciate lo fissò per un paio di secondi..come se niente fosse si sedette davanti a ninja...e dopo aver scelto le parole con cura disse con il suo solito modo scontroso...

bene...se non vado errato tu dovresti essere colui che dovrà esaminarmi?...colui che deciderà se sono degno di diventare jonin o meno?....se si sbrighiamoci...non ho tempo da perdere in banalità....

i suoi occhi rossi privi di espressione si soffermarono su quelli dell'altro ninja...ora lo stava mettendo alla prova...provava curiosità...voleva vedere se sosteneva il suo sguardo...nessuno ci riusciva facilmente...e molti s'irritavano al solo fatto di venir squadrati da quelli occhi rossi...

Edited by gibba88 - 2/8/2007, 23:15
 
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Kusa
view post Posted on 2/8/2007, 22:30




Lesson 1†



L'attesa di Kyo non tardò a concludersi quando dalla porta apparve il suo allievo: Seto Ashikata, che esordì con parole sincere, o almeno tali parevano, ed altresì stupefacenti per l'arroganza che portavano.
Lo stesso ebbe anche il coraggio di squadrare Kyo, ma non ci fece molto caso, un ragazzo così debole era solo da compatire...

Quando il giovane si sedette Kyo si alzò in piedi: era tempo di iniziare.


« Bene, ragazzo, almeno di arrivi dell'ultimo minuto, dovremmo essere al completo, quindi direi di iniziare come è buon uso anche nei corsi Chunin, cioé introducendo la parte teorica: è impressionantemente lunga, ho avuto modo di scoprirlo su me stesso; ma anche utile sotto diversi aspetti. Iniziamo con il primo argomento, cioé spiegare perché siamo qui riuniti. »

Esordì Kyo, prendendo una pausa.

« Ovvio che siamo qui per il corso Jonin, ma essere Jonin ha tanti oneri e onori che, in questa prima lezione andremo a spiegare. »

« Un Jonin è un ninja di grado alto, che ricopre una posizione molto importante nei villaggi e, in generale, nell'accademia. Un Jonin è il ninja più adatto ad insegnare a quelli di grado inferiore, che siano studenti, genin o Chunin; ma allo stesso tempo è un capogruppo, cioé deve farsi carico delle vite di chi lo seguirà in missione e, proprio per questo, dovrà conoscere i ruoli più adatti in cui far lavorare ogni suo compagno di viaggio, ogni individuo che seguirà i suoi ordini in missione.
Al Jonin è richiesta conoscenza dei diversi ruoli ninja: le strategie migliori per combattere; sapersi arrendere, nel peggiore dei casi; quali armi usare e come comporre una squadra.
Di tutto questo, e magari di argomenti che in questa introduzione ho citato più in fretta, parleremo nelle nostre lezioni; in modo da farti arrivare con una conoscenza teorica degna di tale nome e equilibrata per la preparazione fisica che di conseguenza dovrai avere.
Direi di iniziare introducendoti, che so, nome, villaggio, propria predisposizione come ninja e, magari, cosa ti aspetti dal corso.
»

Spiegò con un sorriso pacificatore Kyo.

« Io dal canto mio posso dirti che sono Kyo Jaku Kaguya Von Kizoku del villaggio della Nebbia, ninja assassino e, mi posso permettere di definirmi esperto nell'uso del taijutsu; in questo corso spero di imparare qualcosa su di te e che tu faccia altrettanto con me, affinché si possa tutti diventare dei Jonin migliori per i rispettivi villaggi, oltre che crescere come gruppo e come singole persone. »

Concluse il Kaguya, lasciando ora la parola all'allievo.
 
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gibba88
view post Posted on 2/8/2007, 22:51




seto ascoltò il tutto con fare beffardo...si sarebbe aspettato di tutto tranne un'esame teorico...forse quello teorico era anche il più difficile tra tutti....non rispose subito...lasciò trascorre i minuti con il suo solito modo di fare...tirò un lungo respiro ed infine parlò...

...bene bene....io sono seto...Seto Ashikata....sono un ninja dela sabbia, di Suna per la precisione, aspirante spia o inseguitore, e potrei dirmi un'esperto combattente dalla media-lunga distanza....nei miei attacchi utilizzo sabbia, la quale obbedisce ai miei ordini, e genjutsu con i uali torturo i miei nemici...ma quest'ultimi li utilizzo solo sotto stretta necessità....e infine da questo corso mi aspetto di diventare un jonin...mi ritengo pronto per diventarlo....


disse il tutto trascinando le parole...non gli piaceva parlare molto e di conmseguenza il suo discorso non era molto articolato....si sentiva annoiato e gli si poteva ben notare in faccia...odiava le prove scritte..ma se per diventare jonin avrebbe dovuto affrontare una prova scritta l'avrebbe fatto...
 
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Kusa
view post Posted on 2/8/2007, 23:43




[Dopo la presentazione di Seto]

Una volta che l'allievo si presentò, il Kaguya si avvicinò alla lavagna.

« Bene. »

Esordì lo Sp. Jonin.

« Ora possiamo iniziare la vera lezione, che, proprio, per introdurci al corso con qualcosa di uso pratico, partirà con lo sviluppo teorico della più rilevante fra le tecniche concesse come tecnica base: la Tecnica della Sostituzione. »

Esordì Kyo, mentre osservava l'allievo davanti alla lavagna.

Il Kaguya non fece molto davanti alla lavagna, scrisse semplicemente "Kawarimi no Jutsu", per meglio sottolineare l'argomento.

« Questa tecnica permette di sostituirsi ad un animale, o un oggetto in maniera pressoché istantanea, come immagino già saprai, se non altro per sentito dire.
La logica di questa tecnica è abbastanza semplice: si crea un filo di chakra sottile che va a congiungersi con l'oggetto che ci sostituirà. Creare un sottile filo di chakra può risultare complicato, ma se consideri gli addestramenti come quelli per ottenere il chakra adesivo, che immagino avrai fatto, non risulta poi così diverso: anziché distribuire il chakra sul piede per appoggiarvi ad un tronco e camminarci, devi farlo scorrere come un filo fino all'oggetto della sostituzione.
Questa tecnica ha delle limitazioni, in primis spaziali, cioé i limiti entro cui potrete muovervi: non è possibile spostarsi oltre una distanza di circa 21 metri, né ricomparire ad un raggio di meno 3 metri dal vostro avversario ed inoltre dovrete sostituirvi con qualcosa che abbia almeno 1/3 del tuo peso.

Il vero problema della tecnica, però, è che non potrai usarla più di certo numero di volte, quindi, in un combattimento è da utilizzare 4 volte per un Jonin; motivo di tale limitazione temporale risiede nella complessità della tecnica: infatti, come ti ho detto, dovrai creare un filo di chakra e sostituirti ad un oggetto ad esso collegato, ma il filo da creare, l'emissione violenta di chakra dal tuo addome, che serve per spostarti all'istante e sviluppare la correlata nuvola di fumo per distrarre l'avversario ed il successivo atterraggio, sono degli elementi che messi assieme ti possono far intuire quanto sia difficile riprendersi al meglio da questa tecnica. Proprio per tale motivo, quando la effettui, non potrai utilizzare allo stesso tempo altre tecniche, né subito prima, né subito dopo. Infine: in presenza di grosse quantità di chakra nell'area circostante, che so, ninjutsu che rilasciano ricche quantità di chakra dopo l'utilizzo, molto superiori a quelle del velo di Nebbia, se lo conoscete, ma uguali per modo d'uso, possono essere un problema per connettere il filo di chakra ad un oggetto.
»

Concluse Kyo dopo la sua lunga spiegazione della tecnica.

Andandosi poi a sedere, lo Sp. Jonin si voltò verso l'allievo: « Domande? Ed in ogni caso, ne ho io una per te: quali sono i modi migliori di utilizzare questa tecnica, come strategie da sviluppare? E quali i peggiori? »

Concluse Kyo, desideroso di sentire le idee e strategie del suo allievo in quel corso.

Quella domanda era allo stesso tempo la conclusione di quel primo argomento e l'inizio dei successivi di quella giornata, che subito dopo aver risposto al suo allievo, Kyo avrebbe introdotto.
 
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gibba88
view post Posted on 3/8/2007, 00:28




Seto era confuso...era un bravo ninja si...ma all'accademia non era mai stato particolarmente brillante...certo capiva come eseguire una tecnica al volo....ma in teoria era pessimo...e il fatto che si aspettasse una prova prattica non migliorava la situzione...era spiazzato...il discorso del sensei era stato lungo ed estenuante, il chunin non afferrò completamente la questione ma ciò nonostante con un tono più...interessato alla questione tentò di rispondere....

ehm vediamo...secondo me la tecnica della sostituzione è l'ultima risorsa dello shinobi...non ci si debbe affidare ciecamente dato che nessuna tecnica è infallibile...se usata per contrastastare un'attacco a distanza si ha il vantaggio di uscire dal raggio visivo dell'avversario spiazzandolo...ma invece se non si hanno particolari nascondigli risulta del tutto inutile...dato che la propria posizione viene individuata subito...un'altro svantaggio è che non ci si può avicinare all'aversario se attacca sempre da lontano....invece se l'attaco è dalla distanza ravvicinata, per contrastare taijutsu e/o ninjutsu vari, bisogna essere davvero abili e sperare che la velocità di reazione del nemico non sia troppo alta....se invece usata intelligentemente e sostituendosi ad insetti, in caso di posse del controllo degli insetti, o a sabbia, nmel caso del controllo della sabbia, si può ingannare l'avversario e attaccandolo con la sabbia o gli insetti...la Kawarimi è uno dei ninjitsu più versatili esistenti dato che può essere utilizzato in infiniti modi...ma non bisogna approfittarne dato che diventando ripetitiva la sua efficaccia ne risente...

poi il silenzio...la sua concentrazione era aumentata...nono sembrava più annoato , ma interessato ala lezione impartita...nonostante fosse un'esame stava già imparando...sperava che il suo discorso bastasse....aveva detto tutto ciò che gli passava per la mente...e in molti casi li aveva pure testati nel campo.....anche se trovava interessante continuava a trovare enigmatico il tutto come esame....
 
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Kusa
view post Posted on 3/8/2007, 01:44




« Seto, la tua osservazione è davvero interessante »

Esordì Kyo, sorridendo riguardo le parole del giovane ninja di Suna.

« Pensare troppo sull'uso o meno della tecnica della Sostituzione, intimoriti dai malus che potrebbe portare, anche se la sfruttassimo al meglio, è una cosa che può succedere; proprio per questo, vedere questo jutsu anche come una fonte per inganni, è un'idea originale, quanto efficace; poiché, anche se il tuo nemico potrebbe essere un buon analizzatore, trovarsi con qualcuno che ti spiazza sprecando, o usando fuori tempo una tecnica come la sostituzione, potrebbe rallentarne le riflessioni. »

Concordò lo Sp. Jonin di Kiri.

« Adesso, ragazzo, penso tu lo abbie notato, tutte le tue strategie che hai descritto sono casi in cui un solo ninja si trova a dover far uso della Kawarimi per attaccare o fuggire, ma, come t avevo già preannunciato, un Jonin è un capogruppo, il che ti metterà a contatto con altri ninja che dipenderanno dalle tue decisioni e da come gestirete i confronti con nemici più forti e/o più numerosi. »

Esordì Kyo.

« Proprio il capogruppo è il terzo argomento di questa nostra prima giornata di studio, argomento che chiude la lezione, ma apre ai due fondamentali della prossima.
In una missione, infatti, è facile che non tu non sappia niente dei tuoinemici, ma, se sei un capogruppo, è vitale che tu è vitale che tu conosca ogni caratteristica dei tuoi compagni.
Se uno di loro possiede qualche abilità innata particolare devi saperlo, almeno per presa informazione, come se è abile nel saltare, o è molto potente nel corpo a corpo... qualsiasi notizia sui membri del tuo gruppo è importantissima.
Mettiamo il caso che il più carismatico fra i genin del vostro gruppo sia un insofferente che se ne frega del suo comandate e, durante una missione, finisce per portarvi dritto in una trappola per il piacere di farsi vedere... allora che fate? Farlo ammazzare potrebbe essere liberatorio, certo, ma va contro ogni principio del capogruppo; piuttosto sarebbe saggio spiegarsi con tale individuo, in un modo, o in un altro, prima delle missioni, così da non rischiare le vite anche degli altri.
Ma questo è solo un esempio in negativo... in positivo si può dire, più semplicemente, che se hai fra di te un ninja medico che magari è scarsissimo nel taijutsu, ma portato per i genjutsu, allora farai di tutto perché non si avvicini ai nemici, ma lo porrai in una posizione di supporto a qualche ninja che usa ninjutsu, o lo proteggerai sfruttando dei combattenti per il corpo a corpo che lui potrà curare nel frattempo, insomma, più informazioni hai sui tuoi sottoposti e più potrai elaborare strategie efficaci.
»

Iniziò a spiegare lo Shinobi di Kiri.

« Essere capogruppo, però, non si limita a conoscere tanto delle abilità dei vostri compagni da poterle sfruttare nel giusto modo, un capogruppo è il perno della squadra, quello che, di situazione in situazione, deve sempre sapere cosa possono fare i propri compagni, quali sono le priorità della missione e cosa può essere lasciato in secondo piano. Essere un capogruppo, in pratica, è una responsabilità come poche, che ti porterà a legare le vite di altri ninja alle tue azioni e, più di questo, ad avere, agli occhi del tuo villaggio, le abilità per compiere missioni importanti per lo stesso. »

Concluse Kyo.

Il Kaguya, a quel punto, prese un gesso in mano, quindi, voltatosi verso l'allievo, chiese semplicemente:


« Domande?. »

Se non vi fossero state domande, o dopo avervi risposto, lo Sp. Jonin avrebbe iniziato a scrivere qualcosa alla lavagna, alla fine, poi, si sarebbe tornato a rivolgere verso l'allievo:

« Abbiamo appena parlato di come per un capogruppo sia importante conoscere molto della sua squadra per elaborare dei senjutsu efficaci e proprio i senjutsu avanzati sono uno degli argomenti della nostra prossima lezione, ma, siccome in taluni metodi sono un pò della vecchia scuola, ti lascio per casa questo compitino, così, alla prossima lezione, parleremo di senjutsu avanzati partendo proprio da come avrete risposto alla domanda a te relativa su come portare avanti la situazione che ti presento qui: »

CITAZIONE
Luogo: Foresta dal raggio di circa 100km, secata parallelamente da due fiumi alla distanza di 50km (a destra) e 30km (a sinistra) dal centro.

Il vostro gruppo si trova a 60 km dal centro - sulla sinistra - inoltre la vostra "base" è situata a circa 45 km dalla vostra posizione attuale in linea retta.
Il vantaggio del gruppo dai propri inseguitori è di 5 km.

Situazione A:

Seto Ashikata capogruppo con 3 genin:
-Uno di Suna con discrete abilità nel taijutsu e pochissime nel ninjutsu, dotato però di una buona conoscenza della zona ed unica energia rossa dei tuoi allievi.
-Uno di Konoha portatore dell'innata degli Uchiha (abile nei Katon e nei taijutsu).
-Uno di Kiri, con buone conoscenze in tutti i campi, specialmente nei ninjutsu, ma completamente negato per la disciplina.

Siete inseguiti da 5 Jonin di Kiri di cui non sapete niente, se non qualche informazione somatica, come la presenza di un elemento con i capelli bianchi e due nei sulla fronte; un elemento che sembra avere degli occhi rossi e, fra gli altri, di certo vi è un ninja con una grossa spada sulla schiena.

« Spero in risposte dettagliate e, principalmente, scritte come risposte, ti aspetterò domani alle 15:00, puntuale. »

Disse, dopo una rapida lettura dei vari testi, il Kaguya.

Il maestro avrebbe atteso che l'allievo chiarisse i propri dubbi per poi lasciare l'aula, poi sarebbe andato via anche lui.


Edited by Kusa - 3/8/2007, 13:47
 
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gibba88
view post Posted on 27/8/2007, 18:02




Seto ascoltò l’intera spiegazione con attenzione, superare la prova per lui era fondamentale e se fosse stato abbastanza attento avrebbe potuto scorgere maggiori particolari ed eventuali risoluzioni del problema…non aveva domande e quindi non interruppe l’esaminatore…aspettò che finisse di scrivere ed estraendo da una tasca dei pantaloni un foglio e una matita trascrisse il tutto senza tralasciare la minima virgola, e dopo un’accurato controllo decise che poteva andare, ora aveva fretta di cimentarsi nella risoluzione del quesito quindi si alzò e con sguardo fermo ma non troppo arrogante disse..

Bene…strano quesito ma sarà risolto…penso di avere l’esperienza necessaria..quindi ci riuscirò..o perirò nel tentato..

Disse con una nota di ironia e dopo aver piegato il foglio e rimesso in tasca con cura si diresse verso l’uscita, ma pochi passi prima di uscire dal raggio visivo dell’esaminando girò la testa e disse…

A domani alle 15:00…sarò più che puntuale…piuttosto state attento voi ad non arrivare tardi…

Appena uscito dall’edificio accellerò e senza accorgersene dopo un piccolo tratto stava correndo, nella sua corsa travolgeva i passanti bambini, vecchi, signore in cinta, per lui non c’era altro che la risoluzione dell’esame ( e poggi °ç° ), arrivato a casa sua con un colpo aprì la porta e si diresse fino al piccolo tavolo che si trovava in soggiorno. Estratto il foglio che conteneva il problema si mise a leggerlo e a rileggerlo…con uno scatto della mano un piccolo cumulo di sabbia portò a sé un quaderno, in esso fecce degli scarabocchi a prima vista incomprensibili, ma solo uno sguardo attento poteva vedere che erano dei disegni che mostravano la foresta indicatagli nel foglio…ormai aveva in mente com’era il paesaggio, ora era il turno di effettuare una formazione valida, una formazione capace…in tutto aveva a disposizione tre genin…ed era seguito da 5 jonin…un problema alquanto difficile dato che cimentarsi in un combattimento diretto avrebbe portato tutti e quattro a morte certa...seto da solo avrebbe potuto rivaleggiare contro uno o due jonin se fossero stati di livello basso, e magari pure il genin con l’energia rossa e quello con lo sharingan sarebbero stati validi combattenti…ma il fatto che le identità degli avversari fosse ignota era un fattore che portava loro in svantaggio…se erano seguiti voleva dire che pure gli inseguitori possedevano un membro con una vasta conoscenza della zone…nessun jonin avrebbe intrapreso una missione d’inseguimento senza conoscere la geografia e la morfologia della zona…
Passavano le ore e seto iniziava a cadere in depressione…il problema che gli era stato imposto era complicatissimo…e non vedeva possibili vie di fuga…ma c’era qualcosa che stava tralasciando…dopo aver riletto il tutto individuò nuovi punti….


Umm….capelli bianchi e nei in fronte…quello voleva dire senz’altro che era un kaguya…di solito abili in taijutsu..so che utilizzano le loro ossa….l’ho letto da qualche parte…il ninja con la spada…pure lui potrebbe essere uno sperto in corpo a corpo…sennò perché portare un così inutile peso…mentre che il ninja con gli occhi rossi…non saprei ma potrei azzardare l’idea che è un’uchiha….e rimangono altri due che non sembrano possedere tratti particolari..ma il fatto che siano jonin non è da poco…tutti e 5 membri del villaggio nascosto della nebbia…è molto probabile di avere a che fare con shinobi utilizzatori dell’acqua…o addirittura del gelo…umm

Sembrava che seto iniziasse a trovare una via di fuga…e una possibile risoluzione del problema…preso un nuovo foglio iniziò a scrivere febbrilmente….
CITAZIONE
Dopo aver tenuto in considerazione le abilità di tutti i membri della compagnia il meglio è optare per una formazione lineare con il ragazzo abile nei taijutsu a capo della formazione data la sua conoscenza della zona, in modo da poter guidare tutti gli altri e data la sua esperienza (energia rossa) è molto più abile a gestire situazioni incontenibili…di conseguenza viene pure nominato vice capo in modo che possa ordinare con i segni dele mani a quelli che stanno dietro, a seguire l’uchiha, se abile nello sfruttare le potenzialità del katon potrà coprire le spalle da lontano a quello che lo precede ed inoltre con la lettura dei movimenti e possibile che lo possa aiutare ulteriormente, come penultimo il ragazzo di kiri abile nei ninjutsu cosìchè con i suoi ninjitsu possa dare sostegno e/o coprire le spalle sia davanti che dietro e dato il suo comportamento potrà essere controllato dal capo cioè io, colui che sta a chiudere la formazione, essendo il più forte nella formazione e allo stesso tempo abile nel maneggiare la sabbia è molto facile ralentare gli inseguitori.

CITAZIONE
Grazie dalla formazione eseguita ora è possibile e molto più facile lavorare alla fuga, sfruttando i cloni di sabbia, seto decide lasciare tracce ingannevoli, rompendo rami e lasciando impronte sballate disorientando di conseguenza gli avversari, ulteriormente è possibile far perdere le tracce del gruppo deviando verso il fiume ed entrare in esso (magari nascondendo la testa con eventuali foglie e rami), data la forza nemica e la scarsa forza d’azione della formazione è impossibile pensare ad uno scontro, di conseguenza è meglio pensare alla ritirata (se è indispensabile tornare al villaggio di destinazione portando con sé eventuali informazioni nemiche e/o altre cose).. in caso di scontro la selta più ovvia è pensare a montare possili trappo le con carte bomba (se in dotazione) o meglio tentare imboscate su due differenti lati tramite fumogeni (i quali fanno disperdere i nemici)

Dopo aver scritto il tutto seto strappò il foglio, lo piegò e se lo mise in tasca… ormai il sole era alto, non aveva mangiato niente ma non aveva fame…aveva trascorso la note a scrivere il tutto che aveva perso la nozione del tempo…erano le 14 e 30…per arrivare in accademia gli ci volevano 15 minuti…quindi decise di partire nonostante l’anticipo….arrivato in accademia entrò nella classe..non c’era ancora nessuno ma nonostante ciò si sedette ad aspettare….
 
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Kusa
view post Posted on 27/8/2007, 22:00




Kyo giunse davanti all'aula poco dopo l'arrivo dell'allievo.

« Bentrovato, ragazzo. »

Lo salutò lo Sp. Jonin di Kiri, mentre questo prendeva posto in classe.
Quando ebbe consegnato il suo compito, Kyo volle fare una prima precisazione:
« Ad ogni modo, andiamo alla lezione », tagliò corto Kyo, volendo focalizzare la propria attenzione sul compito portatogli.

[...]

Dopo una veloce lettura del compito, Kyo iniziò a parlare:

« Bene, ragazzo, il tuo compito, ed i commenti allo stesso, ci introducono al primo argomento di oggi, cioé il Senjutsu Avanzato.
In primis, hai ben articolato le tue decisioni sulla squadre e come disporla, inoltre hai considerato le diverse notizie, seppur generiche, sull'ambiente in cui ti trovavi e su come potresti sfruttarlo a tuo vantaggio, o danno.
L'idea di trappole finte, combinate con trappole vere, è una buona pensata; specie voler inserire degli specchi per le allodole così da cercare di colpirli meglio con le vere trappole. L'unico problema in una situazione del genere sarebbe trovarsi dinanzi a dei ninja, nelle squadre inseguitrici, che possiedono occhi insidiosi sulla distanza, come quelli degli Hyuga di Konoha, o degli Uchiha; ma, non essendo stato specificato nel compito, è una variabile che non si può calcolare, se non si ha una conoscenza di questi clan.
»

Kyo si avvicinò alla lavagna alle sue spalle, scrivendo i tre argomenti del giorno.

CITAZIONE
Senjutsu Avanzato

Quella era la prima frase scritta sulla lavagna.

« La maggior parte del discorso sul Senjutsu avanzato si può dire che l'hai fatta tu stesso, elaborando delle tattiche che considerino un discreto numero di variabili a seconda di ciò che sai sui tuoi inseguitori e sui genin che hai appresso nella situazione suddetta, quindi a riguardo non ho molto altro da dire se non un avviso: quelle che hai esposto sono situazioni teoriche, in cui possiamo ipotizzare dei casi, ma nella realtà c'é sempre un fattore X di imprevedibilità che può far saltare ogni strategia.
Alla fine, quando elabori un qualsiasi senjutsu, l'importante è analizzare ogni eventualità nel minor tempo possibile, avendo una buona capacità d'analisi, o almeno potendo ipotizzare con discreta sicurezza, riguardo ciò che hai pro e contro; ma rimanendo sempre aperto anche alle eventualità più assurde.
» Concluse Kyo, riportando l'attenzione alla lavagna.

CITAZIONE
Insegnamento

Quello era il successivo termine scritto dal Kaguya.

« Questo è il secondo argomento di oggi, un argomento abbastanza semplice diciamo, ma di cui è giusto dare almeno una basilare spiegazione, perché, come forse potresti chiederti, è naturale domandarsi come mai, una volta diventati Jonin, cioé dei ninja che possono fare da capogruppo, portando i loro compagni in missione... perché allora uno decide di insegnare? Bé, la risposta è abbastanza semplice: un capogruppo ed un insegnante, sul piano teorico, non sono poi così differenti.
Io ora sto addestrando te sulle basi che deve conoscere un Jonin, ma potrei essere ad addestrare qualche studente a diventare genin, e lo sono stato fino a qualche anno fa. Immagino che anche tu lo faccia, o hai fatto, dei corsi per studenti e questo è forse meno importante che essere a capo di un gruppo di genin che va in missione per conto del proprio villaggio? No.
Mettiamo il caso più assurdo: il villaggio iesimo viene attaccato, allora che faranno i Jonin? Si preoccuperanno di dover difendere Genin e studenti, che sono saliti a quel grado senza un minimo di conoscenze basi di strategia, o di come utilizzare al meglio le tecniche base, o di come difendersi da talune tecniche; oppure supporteranno i jonin nella difesa del villaggio? Direi che è più saggio occuparsi della seconda cosa e proprio per questo bisogno che genin e studenti abbiano degli insegnanti con un dovuto grado di conoscenza tattica e bellica, quindi è consigliabile, quando possibile, che siano i Jonin o anche Chunin a fare da insegnanti. Quindi alla fin fine penso che essere un capo gruppo, o un insegnante, è una situazione che, seppur in modi diversi, porta a doversi preoccupare della vita dei tuoi compagni, che siano allievi in un corso, oppure la squadra con cui sei in missione.
» spiegò Kyo, tornando a sedersi al proprio tavolo.

« Ovviamente, però, c'é da dire che ognuno insegna come preferisce: c'é chi come me passa la maggioranza del tempo parlando e facendo parlare, esponendo le proprie idee e discutendo con gli allievi sulle loro; chi fa fare più valutazioni scritte, dandogli anche un voto se necessario e chi invece preferisce la pratica. Ad esempio io ho avuto modo di provare su di me i modi di insegnare di due distinti maestri quando cercavo di diventare chunin, avevano due modi abbastanza diversi, per quanto entrambi molto buoni, direi; a dimostrazione che non c'é un solo modo per fare bene le cose. » concluse Kyo, attendendo possibili domande dal suoi interlocutore.

[...]

Dopo aver risposto ad ogni eventuale dubbio, il Kaguya si alzò di nuovo in piedi, andando a scrivere alla lavagna un'altra frase, per poi tornare a sedersi.

CITAZIONE
Composizione di un Team

« Bene, come tu stesso vedi il prossimo argomento, e ultimo della giornata, è la Composizione di un Team. Ovviamente non si parla delle situazioni che ti ho descritto nel compito, bensì più genericamente di quanti elementi, e con quali ruoli, dovrebbero comporre una squadra perché questa possa compiere una missione. Prima però che te ne parli io, voglio sentire il tuo parere a riguardo, quindi dimmi: secondo te come deve essere composto un team?
E, cosa più interessante all'atto pratico, che tipo di squadra pensi serva a te perché sia una squadra in effettivo equilibrio, per così dire?
» chiese lo Sp. Jonin al suo allievo, attendendo la sua risposta.
 
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