esame genin per Koan, esaminatrice: Lelith Syrtis

Un messaggio aveva avvisato Koan dell' imminente esame Genin. Lelith aveva scritto nella lettera di presentarsi all' accademia di Konoha alle otto di sera, un orario molto strano per un esame Genin. La notte prima della prova Koan aveva dovuto mandar giù tre tisane di camomilla per dormire qualche oretta. Erano le sette ed il ragazzo stava dormicchiando cercando di recuperare la notte passata con gli occhi sbarrati. La sua solita sveglia trillò facendolo alzare dal letto, l' aveva puntata per essere sicuro di non fare tardi. Andò nel bagno per lavarsi la faccia ed assumere un espressione da ninja. Prese l' equipaggiamento ed uscì di casa sbattendo la porta dal nervosismo. Era agitato, non per l' esame in sè ma per quello che avrebbe dovuto fare dopo il superamento di esso: sarebbe stato un ninja della Foglia ed avrebbe avuto più responsabilità. Avrebbe di certo superato l' esame, anche a costo della propria vita. Non poteva reggere l' umiliazione di essere stato bocciato all' esame Genin. Lui sarebbe diventato l' Hokage più importante e forte di tutti e avrebbe battuto l' Hokage che stava in carica al momento. Era arrivato dinnanzi all' accademia, dove Lelith gli aveva dato appuntamento. Quando la vide sorrise <ciaooo! non ti ruberò molto tempo! quest' esame sarà una cavolata per me! > detto questo si avvicinò ed attese una qualsiasi risposta o spiegazione da parte della sensei.

Che cosa?Caccia al tesoro? Lui a stento sapeva leggere e l' esame consisteva nel capire le frasi! Comunque aveva capito, o almeno credeva, doveva recarsi velocemente alle terme. Sapeva che avrebbe incontrato ostacoli sul suo cammino, dopotutto era un esame genin non un gioco di bambini. Così si recò correndo alle terme del villaggio, doveva cercare negli spogliatoi, prima doveva andare in quelli maschili, poi si sarebbe dovuto recare in quelli femminili. Aveva paura ad entrare in quelli delle donne, se lo avessero beccato sarebbe morto. Entrò negli spogliatoi degli uomini, faceva un caldo bestiale. Cominciò a rovistare dappertutto, perfino nelle borse delle persone che stavano facendo il bagno. C' era un' umidità pazzesca in quel posto, quasi non si riusciva a respirare <hei ragazzo che cosa credi di fare?> un omone muscoloso si presentò dinnanzi a Koan strappandogli una borsa dalle mani <assolutamente nulla...è che ho perso un foglietto e non riesco più a trovarlo, per caso l' ha trovato in giro?> poteva sfruttare il fatto che era un bambino dall' aspetto innocente e spensierato <no, mi dispiace! e ora fuori dai piedi!> si congedò così da Koan che ricominciò a rovistare negli armadietti...

Koan non trovò il secondo bigliettino negli spogliatoi maschili così uscì passandosi una mano sulla fronte che era tutta bagnata ora. Bé, ora doveva cercare in quelli femminili e se non l' avesse trovato avrebbe cercato nelle vasche anche se non riusciva a capire come un biglietto potesse stare immerso nell' acqua. Cominciò a cercare l' ingresso degli spogliatoi delle donne, quando l' ebbe trovato rimase un attimo a pensare <henge no jutsu!> il ragazzino diventò una donna sui quarant' anni, dava l' impressione di una mamma °bene, con questo travestimento passerò indisturbato° finalmente entrò e cercò di non guardare troppo in giro, andò a cercare subito nelle borse delle bagnanti, si stava stancando di quel gioco, quando avrebbe dovuto combattere? Era sicuro che ci sarebbe stata un ulteriore prova finita la caccia al tesoro nella quale avrebbe dovuto usare tutte le sue armi...non trovò niente nelle borse così controllò negli armadietti come aveva fatto precedentemente °ufff, ma dove l' avrà nascosto? Maledizione!° il tempo passava ed il ragazzo/donna era sempre più agitato/a, non riusciva a credere che essere bravi nella caccia al tesoro potesse essere un' abilità che serviva per diventare Genin.

Koan si girò al cenno di Lelith, molte donne lo stavano osservando in cagnesco. Si girò verso Lelith <ma quand' è che posso combattere?Questo non è un esame Genin ma un gioco...ufff> tornò un bambino ed uscì dali spogliatoi sotto gli occhi stupiti delle presenti. Andò a cercare alle vasche che si trovavano all' aperto, quando fu lì decise di dare ugualmente una controllatina sul fondo dell' acqua, giusto per essere sicuri. Poi, naturalmente, avrebbe cercato sotto le rocce che si trovavano in fondo, appena la visca finiva...insomma avrebbe rastrellato la zona. Si svestì rimanendo in mutande e si calò piuttosto velocemente nella vasca per non essere visto, fece un paio di bracciate e poi si immerse...aveva controllato ogni singolo centimetro quadrato del fondale ma non aveva trovato il biglietto. Uscì dall' acqua asciugandosi per bene e rimettendosi i suoi vestiti, per un attimo si ricordò che non aveva pagato nemmeno l' ingresso, se l' avessero beccato lì sarebbero stati guai. Spiccò un salto per andare a finire tra le rocce che aveva precedentemente notato. Lì cominciò a cercare in tutti gli spazi e le fessure che si potevano creare...

Koan abbassò la testa molto deluso, un altro indovinello. Rimase a pensare per un po'...il sole si nasconde poteva corrispondere alla notte, la luce si accende era un ulteriore conferma, doveva essere un locale. Umm..un locale notturno forse? Non ne conosceva molti, anche perchè non gli era permesso entrare. Cominciò a rovistare nella sua mente di birbante il posto più incline ad ospitare certi fatti (O_O) ce n' era uno, una certa Maona che ti fa andar dritto, o qualcosa del genere ( ho sbagliato di proposito ) Non era molto lontana visto il passo veloce del ragazzino. Uscì di corsa dalle terme tanto che urtò una specie di guardia che finì in acqua schizzando dappertutto. Quando arrivò dinnanzi al locale lesse l' insegna: "Da Moana...che ti fa rigare dritto"...non rimase a fantasticare sul nome del locale ma pensò subito ad un modo per infiltrarsi. Non voleva usare altro chakra, anche percgè sapeva che poi avrebbe dovuto combattere. Girò per un po' di minuti con fare furtivo e silenzioso attorno al piccolo edificio.Tutti gli ingressi erano iper-controllati e sarebbe stato impossibile per lui entrare, doveva usare nuovamente il chakra <henge no jutsu> lo disse una volta nascosto e a bassavoce, si era trasformato in un pipistrello, ora doveva stare in silenzio se voleva rimanere inosservato. Salì al secondo piano ed entrò passando da una finestra che trovò socchiusa fortunatamente. Una volta dentro vide che c' erano parecchi tavoli. Volava all' altezza del soffito che non era molto illuminato, gli facevano male gli occhi, forse per il fatto che c' era troppa luce per un pipistrello. Cominciò a cercare sottotutti i tavoli, lì si stava decisamente meglio, più buio. Non trovò niente così volò al piano di sotto cercando di passare inosservato, si sentiva un leggero sbattito d' ali che però, ad un orecchio nella norma, non sarebbe arrivato. Una volta che fu al piano terra cominciò a cercare dietro al bancone anche se rischiò un paio di volte di essere schiacciato, era nei guai: non poteva tornare normale e non poteva neanche cambiare animale in quanto non poteva formare i sigilli...rimase nell' ombra di un cassetto aperto a pensare a che fare.

Koan non aveva più voglia di stare dentro al cassetto così uscì svolazzando e si andò a posare sopra un mobile, abbastanza in alto da avere una panoramica generale del locale. Qualcosa attirò subito la sua attenzione, un tipo con un perizoma leopardato e un cappello ed un paio di stivali da cowboy. Ripensò all' indizio, ora era tutto chiaro! Koan però aveva paura ad avvicinarsi ad un essere così strambo, gli faceva schifo solo a guardarlo. Avrebbe dovuto mettere da parte quel fatto e cominciare a pensare dove poteva nascondersi il biglietto. Magari nascosto da qualche parte nel cappello? Oppure negli stivali? C' era anche una terza possibilità ma Koan l' allontanò dalla sua mente, non voleva neanche pensarci. Quando il piano fu pronto Koan andò in piccchiata in direzione dell' uomo e, quando fu sopra di lui, afferrò il suo cappello grazie agli artigli che si ritrovava al posto dei piedi. La gente urlava spaventata anche se la maggior parte era ubriaca e non capiva che stava succedendo. Koan andò a rifugiarsi in un bagnetto, fortunatamente non c' era nessuno ed il trambusto aveva coperto la sua fuga. Tornò immediatamente un bambino e si chiuse dentro a chiave. Fatto questo cominciò a cercare il bigliettino nel cappello, se non lo avesse trovato sapeva già come far sfilare gli stivali all' uomo...

Koan non aveva trovato niente nel cappello dell' uomo così, imbronciato, formò dei sigilli e si trasformò in una bellissima ragazza, sui vent' anni. Aprì la porta sorridente mentre teneva il cappello dell' uomo in mano. Koan aveva fatto proprio un bel lavoro: curve mozzafiato, seno perfetto ed un viso incantevole...pochi uomini avrebbero resistito ad un ben di dio del genere <è tuo questo cappello? L' ho trovato incastrato alla finestrella del bagno...dimmi, ti va di andare giù alle camere?> infatti Koan aveva notato una specie di cartello che diceva che nel piano di sotto c' erano le stanze, doveva approfittare dell' occasione. Se veniva scoperto era nei guai seri, si era quasi dimenticato che era nel bel mezzo di un esame ma l' obiettivo più importante era trovare l' indizio successivo...in una missione l' obiettivo era la cosa più importante, nient' altro.