Come prevedibile Mitsui riuscì ad evitare anche quell'attacco effettuando un balzo indietro ed atterrando a poca distanza. Si comportò con supponenza, creando dieci copie di se stesso da mandare all'attacco dell'avversario.
CITAZIONE
- Dovrebbero bastare loro con te...addio...Mukenin -
<mi sa che dovrai trattenerti ancora un pò> rispose sibilando il mukenin, la voce atona lievemente distorta dalla maschera che indossava, nascosta dal cappuccio del mantello. Mentre pronunciava quelle parole il suo chakra cominciò a muoversi all'interno del corpo e, guidato dai sigilli che le sue mani componevano rapidamente, andò a formare numerose copie dello shinobi traditore, che si disposer tutt'intorno a lui. Aveva sfruttato al massimo le potenzialità della tecnica, e le copie erano in un rapporto di tre a uno con quelle del ninja di Konoha, che vennero rapidamente sopraffatte.
Ora la situazione si era capovolta, era il jonin ad essere solo contro 14 copie del traditore, più lo stesso ninja che le aveva create, ora irriconoscibile tra tutte. Lentamente si disposero tutt'intorno a lui, circondandolo, senza però affondare nessun attacco. La strategia della figura ammantata era infatti volta al temporeggiamento; avrebbe cercato di guadagnare tempo mentre il suo compagno si occupava della genin. Convinto che il ninja giunto con lui avrebbe avuto sicuramente la meglio, sperava che Mitsui avrebbe abbasato la guardia per aiutare la ragazza, sfruttando così la debolezza dei ninja di Konoha, l'altruismo che la maggior parte di esi mostravano. Rimase fermo con le proprie copie, ad osservare il bersaglio pronto ad intervenire nel caso avese cercato di forzare il "blocco" che aveva istituito.
Lo scontro proseguiva intensamente anche tra le altre due figure nella radura, di livello inferiore rispetto ai compagni ma altrettanto agguerrite.
La candadita chunin si era dimostrata dotata di buoni riflessi quando, per evitare che l'avversario si avvicinasse nuovamente ingaggiandola in corpo a corpo, impugnò la propria ingombrante spada e sfuttando il proprio chakra l'aveva incendiata. Menò due fendenti rivolti verso il mukenin che si muoveva nella sua direzione, scagliando due fiammeggianti lame di fuoco nell'aria. Troppo vicina alle fiamme per poter reagire con una tecnica, la figura ammantata potè solo tuffarsi di lato per evitare il colpo, o quantomeno limitare i danni. Ruzzolò a terra evitando il corpo centrale della lama di fuoco, ma non riuscì ad eludere completamente l'attacco. Le fiamme avevano infatti avvolto parte del suo scuro mantello, che ora ardeva vivacemente diffondendosi lungo il tessuto. Spegnere le fiamme avrebbe richiesto troppo tempo, e avrebbe provocato maggiori danni al copro del traditore. Molto più semplice ed efficace era liberarsi del manto, e fu questa soluzione che venne scelta.
La figura si liberò del mantello in fiamme scagliandolo poi poco lontano, facendolo ricadere su una macchia d'erba. Le fiamme arsero il mantello, propagandosi poi anche alla vegetazione circostante, creando un lieve fumo che cominciò ad espandersi nell'aria.
Senza più la copertura del mantello il traditore si rivelò per quello che era realmente, una donna dal fisico allenato ma molto femminile, attraente. Lunghi capelli corvini ricadevano sulle spalle, incorniciando un volto occultato da una maschera che ne nascondeva i lineamenti, lasciando visibili solo gli occhi scuri, macchie di oscurità nel buio della notte.
Sembrava stesse bene, l'unico segno dell'attacco subito pochi istanti prima era una lieve bruciatura sulla gamba sinistra, che non ne pregiudicava le capacità. Ora, vedendo l'avversaria ricorrere al chakra decise di far fondo anch'essa alle sue abilità: richiamò il chakra condensandolo sulle punte delle dita. Vennero a formarsi dieci proiettili di ghiaccio, che la mukenin scagliò in direzione della ragazza di Konoha. I colpi sfrecciarono nell'aria mirando al corpo dell'avversaria, precisamente due miravano in pieno volto, due all'altezza del petto, due dell'addome, e i restanti quattro puntavano diritti ad un arto ciascuno. Peculiarità di questa tecnica era la capacità di questi proiettili di colpire due volte ciascuno, spesso di sorpresa perchè inaspettata come cosa dalla maggior parte degli stranieri.
Mentre i proiettili sfrecciavano la traditrice recuperò i propri pugnali e osservò compiaciuta le rondini di ghiaccio da lei create dirigersi verso l'Uchiha. Una tecnica dalla sinistra bellezza, che piaceva molto all'ex kunoichi di Kiri, che ricorreva ad essa molto spesso durante i combattimenti
Attacco della Rondine - Hyoton: Tsubame Fubuki
Villaggio: Kiri
Livello/Consumo [Medio-Alto/15]
Tipo: Taijutsu/Ninjutsu
Tramite questa tecnica il ninja che la esegue è in grado di creare da cinque a dieci proiettili di ghiaccio, e di scagliarli tutti contemporaneamente con un unico gesto. Il bersaglio deve essere uno soltanto, e deve risultare ben visibile a chi si serve di questo jutsu, perchè questo permette ai proiettili stessi di attaccare per ben due volte: quisti prenderanno la forma di piccole rondini, la forza di un kunai scagliato.